[ot-caption title=”Applauso alla Curva – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/10/Applauso-alla-Curva.jpg”]
“Non dobbiamo perdere le nostre certezze, da quelle dobbiamo ripartire“.
Con questa chiosa, Mimmo Di Carlo ha chiuso l’amarissimo pomeriggio avellinese.
Aspettavamo tutti una reazione dopo il KO immeritato contro il Carpi. Una reazione che, per altro, avrebbe significato ancora alta classifica.
Che non è un dettaglio da poco, anche se siamo ad ottobre. La classifica va guardata sempre.
Vincere dovrebbe aiutare a vincere, e intanto porta punti, accresce la fiducia E’ proprio questo il patrimonio che lo Spezia ha momentaneamente disperso, dopo la recente striscia positiva; un patrimonio di autostima e convinzione, oltre che di stazionamenti importanti in graduatoria.
Senza ritmo, senza idee, senza un minimo mordente negli ultimi 30 metri avversari, le aquile sono restate in balia di lupi che, sulla carta, parevano tutt’altro che in giornata, spuntati, e tutt’altro che in pieno di fiducia.
Ma la serie B insegna che nulla è scontato, e che la vera differenza, oltre ai dettagli, la fanno la cifra agonistica e la fame di punti importanti.
L’Avellino, ieri, ne ha avuto di più in ogni momento della gara, ed ha meritato di vincere.
Si è come spenta una luce, al secondo minuto della ripresa di una settimana fa, ed ora tutto è nelle mani del tecnico aquilotto.
Si lavorerà sulla testa e, chissà, su qualche alternativa tattica che possa consentire a questa squadra di trovare, con più disinvoltura, la via dell’area di rigore avversaria.
Il problema del gol è campanello d’allarme assordante, ma più di questo antico problema, può quella sensazione di apatia che ha coinvolto l’intero gruppo per 90 minuti nella giornata di ieri.
Parlare di crisi pare francamente esagerato, un doppio KO del genere, anzi, se preso nel giusto modo non potrà che fare bene da qui in avanti.
Potrà insegnare che se si abbassa la tensione, se ci si adagia su qualcosa di già “fatto“, si incappa facilmente in pomeriggi difficili.
Proprio questo aspetto dovrà evitare in futuro Mimmo Di Carlo.
Le prossime due partite casalinghe contro Brescia e Cittadella saranno occasione essenziale per rimettere in campo il giusto ritmo e la giusta rabbia agonistica.
Per dimostrare, tutti, qualcosa di più.
La storia è piena di ceffoni che hanno fatto bene, nella vita come nello sport.