[ot-caption title=”Vignali e Mastinu lottano sulla palla – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/10/Vignali-e-Mastinu.jpg”]
Il momento è delicato, ma meno grave o difficile di quanto si pensi. La squadra di Mimmo Di Carlo non ha mai dato l’impressione, da inizio campionato, di essere in affanno o di non avere una precisa identità. Tutt’altro.
Tante, fin qui, sono state le partite controllate con disinvoltura, sicurezza, compattezza.
I dati sulle reti subite, a questo proposito, parla chiaro ed è anche la vera ancora di salvezza passata, presente e futura.
Da qui non si scappa, se si vuol sperare di riagganciare il treno che conta. Ecco, però, il punto.
Nelle ultime giornate, complice qualche passo falso immeritato e qualche pareggio sfortunato, le aquile hanno perso punti preziosi in graduatoria, subendo il ritorno di formazioni che hanno avuto problemi e singhiozzi di vario genere ad inizio anno.
Squadre, però, della cui forza ci sarà da preoccuparsi da qui fino in fondo, a riprova che nulla, in questa categoria, è scritto dopo sole poche giornate.
Il problema del gol sta inguaiando i bianchi oltre misura, quel gol “facile” che farebbe tutta la differenza del mondo proprio in quelle partite che noi abbiamo sempre considerato “proibitive” da anni, quelle cioè del “salto” di qualità. Quelle che, per demeriti e sfortuna, falliamo da troppo tempo.
Tutto il problema di Mimmo Di Carlo, risiede qua.
In un momento in cui pure le gambe hanno iniziato a girare per il meglio, non c’è stato il passo avanti deciso.
Come detto, demeriti, sfortuna ed altre cose antipatiche, hanno contribuito in egual misura.
L’equilibrio tecnico di questo campionato porta ripercussioni anche sull’equilibrio mentale e sulla fiducia di qualunque squadra, a maggior ragione per una compagine giovane come la nostra.
Ecco perché sarebbe stato importante dare continuità di risultati, trovare magari qualche episodio favorevole negli scorsi turni di campionato, quegli episodi su cui possono cimentarsi le fortune di qualunque gruppo, quando ci si trova all’inizio del cammino.
Perché a questi bisogna sempre aggrapparsi quando, per diversi motivi, ancora non si è una squadra completa.
Il Verona, sabato, potrebbe costituire paradossalmente l’avversario migliore da incontrare in questo momento, anche se peseranno le assenze per squalifica di due giocatori d’esperienza come Terzi e Nenè.
Ci sarà poco da perdere e tutto da guadagnare da una sfida che, già in partenza, tutta la piazza sa di poter perdere senza subire grosse ripercussioni, senza perciò creare troppa pressione o attesa.
Questo dovrà sfruttare Mimmo Di Carlo, conscio che in ogni zona del campo, lo Spezia ha gli argomenti giusti per poter far male a chiunque.
La buona sorte, poi, dovrà fare il resto e chissà, la sua sfera impazzita potrà iniziare a pareggiare qualche conto in sospeso, perennemente in negativo.