[ot-caption title=”Mister Mimmo Di Carlo – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/11/Mimmo-Di-Carlo.jpg”]
Per una serie di coincidenze che, si spera, inizino e finiscano qua, come lo scorso anno, i bianchi si sono impantanati a 17 punti in classifica.
Due sconfitte consecutive che hanno una storia un po’ diversa tra loro, ma se vogliamo sono l’una conseguenza dell’altra, visti i provvedimenti disciplinari che hanno ulteriormente ridotto gli effettivi a disposizione di Mister Di Carlo.
Due partite che hanno mostrato qualità e difetti di una rosa che non può permettersi a cuor leggero di rinunciare in un colpo solo all’asse portante Terzi, Pulzetti, Piccolo, Nenè, specie se devi affrontare gli scaligeri praticamente in formazione tipo.
Si è passati quindi dall’ottimo primo tempo di Benevento, nel quale, anche per decisioni arbitrali cervellotiche, è mancato solo il gol, all’ultima mezzora con il Verona, condizionata dal passivo pesante e da qualche errore di troppo.
Due facce quasi completamente opposte della stessa rosa, dello stesso gruppo, anche se a rimanere più impressa resta l’ultima parte del match di sabato scorso, con tutto il suo carico di frustrazione da parte della tifoseria.
Alti e bassi che ci stanno ma che non devono destabilizzare la squadra, perché i prossimi impegni saranno delicati ed occorre mantenere i nervi saldi e continuare nel percorso di miglioramento intrapreso da qualche turno, più sul piano delle prestazioni che dei risultati.
Perché se è pur vero che le qualità non mancano a questo gruppo, la differenza clamorosa di rendimento della maggior parte delle squadre da play-off dell’anno scorso, da facilmente il metro dell’equilibrio di questo torneo.
Il primo obiettivo sarà quello di recuperare al più presto tutti gli effettivi, ad iniziare da Nenè, per il quale la società potrebbe presentare ricorso per ridurre la squalifica almeno di un turno.
Continuando con Piccolo, uno di quelli dell’asse portante, prezioso per l’imprevedibilità in caso di gare chiuse e difficili, ma anche per la capacità di gestire palla nelle ripartenze in trasferta.
A Bari tornerà anche Terzi, mentre Mastinu avrà una settimana in più di lavoro sulle gambe per essere utile alla causa.
Quando l’attacco potrà contare su tutti gli effettivi, compreso il Granoche ammirato con il Verona, al di là del rigore realizzato, Di Carlo potrà testare anche altre soluzioni, per provare ad andare in gol con maggior frequenza.
Ma intanto occorre levarsi dal fatidico numero 17, per non scivolare in zone di classifica che non vogliamo nemmeno nominare.