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Dal ripescaggio al sogno serie A: in appena dodici mesi, il destino della Virtus ha decisamente svoltato pagina.
Dopo l’ottimo campionato della stagione passata, conclusasi con l’esclusione dalla griglia play off per un solo, misero, punto, la squadra passata dalle mani di Aglietti a quelle di Breda, è una delle sorprese di questi primi tre mesi di campionato.
Nonostante l’ultima, pesante, sconfitta subita a Terni – la terza complessiva – il club di Patron Gozzi viaggia nei piani alti della classifica, a quota 23 in settima posizione. E non è un caso che, prima dell’incidente del Liberati, i Diavoli Neri fossero reduci da ben cinque vittorie e due pareggi.
Trascinati da un super Caputo, capace di trovare la via del gol già in nove occasioni, i ragazzi di Breda hanno sin qui impressionato per la propria vivacità e per l’equilibrio tra i reparti di gioco: 21 le reti messi a segno, contro le 15 subite.
Schierata in campo a rombo con il 4-3-1-2, la Virtus dell’ultimo turno ha visto Iacobucci tra i pali, Iacoponi, Ceccarelli, Pellizzer e Keita in difesa, Moscati, capitan Troiano e Belli a centrocampo, con Ammari dietro il tandem d’attacco Costa Ferreira – Caputo. A Terni, dentro anche il trequartista Tremolada, autore di tre reti e altrettanti assist, a testimonianza di una rosa completa dentro e fuori dal campo.
Ad accompagnare i giovani di Chiavari – 25 anni la media – il fortino del Comunale, teatro di un’emozionante cavalcata che, da un anno a questa parte, non ha ancora terminato il proprio splendido percorso.