Il commento – Basta che quella sterilità offensiva non diventi un alibi…

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[ot-caption title=”Granoche e PiuFoto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/10/Fallo-sul-portiere-di-Granoche.jpg”]

L’unica fase veramente deludente della prestazione odierna, sono stati quella ventina di minuti nei quali, un po’ per l’accelerazione dei padroni di casa, un po’ per colpe autoctone, la squadra ha subito nettamente gli avversari.
Quell’abbassarsi in maniera pericolosa che fa parte del gioco intendiamoci, specie quando affronti una squadra in grande salute e spietata tra le sue mura, ma che non corrisponde ai dettami del tecnico Di Carlo ed alle caratteristiche della squadra.

Vero che poi il gol è arrivato su un calcio piazzato, in una di quelle situazioni che possono capitare, ma Chichizola ha comunque dovuto effettuare quelle due o tre parate e la difesa si è trovata spesso sotto pressione, poco protetta dal centrocampo.
Dopo il pareggio i biancoazzurri hanno rallentato e la ripresa ha mostrato un equilibrio che poteva essere rotto solo da una giocata o da una ripartenza di una delle due squadre.
Il gol di Antenucci non è una novità al “Mazza“, un film già visto diverse volte quest’anno, con i padroni di casa che sembrano soffrirti e poi piazzano la zampata vincente in contropiede.

Da lì si può dire che inizi un altro film già visto, i bianchi, oggi in nero, che prendono in mano la gara, sembra che riescano a passare da un momento all’altro, ma per un motivo o per un altro, la palla non entra, anche creando i presupposti perché questa maledetta sfera entri in rete.
Oggi quella sfera, che una volta era di cuoio, adesso è fatta con chissà quanti materiali sintetici, ha ballato nell’area piccola, ha preso stinchi, è riuscita a rimanere fuori anche quando sembrava inevitabile che varcasse la linea, vedi il colpo di testa di Baez, ma alla fine siamo a fare i soliti discorsi.
Siamo a parlare di attaccanti che mancano e di cattiveria sotto porta, tanto che tutto questo potrebbe rivelarsi un problema ancor più tosto di quel che è veramente.

Il problema del gol rischia di divenire un alibi al quale attaccarsi se non arriva il risultato, quando invece dovrebbe essere da stimolo per tutta la squadra a far di tutto per invertire la tendenza, con la cattiveria giusta: perché il gol, può arrivare in tanti modi.
Anche perché gli attaccanti prolifici non nascono sugli alberi, non basta andare al mercato per essere certi di trovare la soluzione di tutti i mali, quindi pensare che il “mercato di gennaio” risolva tutti i problemi offensivi non solo è da presuntuosi, ma è del tutto improbabile.

Le attenuati ci sono, basti vedere quanto sta incidendo un elemento come Piccolo, per troppo tempo assente in questo girone d’andata, per non parlare dell’assenza di Nenè che si sta facendo sempre più pesante.
Ma è proprio ora che la squadra deve sopperire alle mancanze offensive, per trovare il gol con altre risorse.
Quello di oggi è un gol molto bello e ben preparato, a dimostrazione che quando le giocate sono fatte bene, i gol si fanno, basta crederci, niente alibi…

Ci sono davanti tre gare chiave, tre gare che possono anche decidere quelle che saranno le ambizioni future, è il momento di dare qualcosa in più tutti, la squadra in campo ed i tifosi fuori.
Continuare a parlare di mancanze in attacco non serve a far vincere le partite, ma solo a piangersi addosso: brutto segno di impotenza

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.
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