[ot-caption title=”Esultanza dopo il secondo gol – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/02/Esultanza-al-secondo-gol.jpg”]
CHICHIZOLA – 7 – Ci hanno sempre insegnato che un grande portiere è quello che, poco impiegato, quel poco lo fa egregiamente. Numero uno della categoria.
DE COL – 6 – Meno ordinato e più confusionario del solito, concede sempre poco dietro, ma ne imbrocca pochissime quando butta il collo in avanti.
VALENTINI – 6 – Normale amministrazione, e non era scontato, vista la forza dei dirimpettai avversari e la mancanza di capitan Terzi
CECCARONI – 6,5 – Mezzo voto in più di Valentini poiché pesava su di lui la pressione dovuta all’assenza di Terzi. Fa le cose semplici e non va mai in confusione, complice anche la giornata di grazia del centrocampo.
MIGLIORE – 6,5 – Motorino perpetuo, anche se quando parte pare un treno che corre su binari tutti suoi. Non è certo una sorpresa, ma è sempre un piacere per gli occhi anche quando non eccelle rispetto agli altri.
ERRASTI – 7 – Indossa l’abito del gladiatore e tiene tra le mani la matita del geometra. Fin dai primi minuti fa capire che manca pochissimo al miglior Errasti visto al Picco. Lotta, detta i tempi, muove palla anche di prima. Ci siamo quasi…
SCIAUDONE – 6 – Rientra dopo l’infortunio, lo fa tamponando e ripartendo con la solita costanza e qualità. Gli manca lo spunto delle giornate migliori, ma intorno a lui questo Spezia ha frecce che prima non aveva, dunque, per oggi, va bene cosi.
DJOKOVIC – 7 – Si vede e si sente tanto la sua presenza accanto ad Errasti. Sblocca il match con un’incornata devastante, pressa, rincula agevolmente, gioca a due tocchi, parte in progressione sulla corsia mancina scodellando palloni pericolosi in area avversaria. Totale. E’ barriera solida, ci sbatti contro e ti fai male.
MASTINU – 7 – Meriterebbe il gol, su quella punizione che sbatte all’incrocio dei pali. Lo meriterebbe per la prestazione, per l’impegno, perché dai suoi piedi, come contro il Latina, partono palloni velenosi e spesso decisivi, oltre che per quel tiro dal limite sul quale l’estremo ternano deve superarsi. Pare in crescita a livello di personalità, ciò che fin qui, forse, gli è mancato maggiormente.
FABBRINI – 7 – Se nella “prima” non ha steccato, nella seconda continua a cantare. Parte largo, viene sovente tra le linee, palla al piede è un luna park e in quanto tale, porta a spasso un po’ di gente. Ci è mancato terribilmente un giocatore cosi, ma a dirla tutta, manca a tante squadre un elemento cosi. La vera perla di Fusco.
GRANOCHE – 7 – Gara di generosità e sponde preziose, scaraventa in rete il rigore del 2-0 che indirizza il match su binari sicuri, se ne procura un altro con la sua proverbiale voglia di lottare su ogni palla. E’ in costante crescita, e si vede. La competizione tra lui, Nenè e Giannetti promette di far bene a tutta la squadra
PICCOLO – 6 – Porta vivacità e freschezza, ci mette voglia ma deve ancora crescere. Cerca prepotentemente il gol su rigore, gli va male.
PULZETTI – 6,5 – Entra subito in partita, sfiora due volte il gol e corre, corre… mentalità da Mimmolandia.
MAGGIORE – S.V.
Mister DI CARLO – 6,5 – Non era facile mettere insieme 6 punti nelle due gare interne consecutive. Il suo Spezia è in crescita atletica, dopo il disguido della coppa Italia. Ha trovato una diga centrale fondamentale, davanti ad Avenatti lancia Ceccaroni senza alcun timore, e in generale disegna una squadra che concede briciole alla Ternana. Sembra sempre scontato. Non è. E’ merito del suo lavoro, e di un mercato di gennaio fin ora apparso alla stregua di manna dal cielo.
Arbitro DI MARTINO – 6,5 – Sfata quel tabù del “Picco” che vede lo Spezia pagare quasi sempre per primo il dazio dei cartellini gialli o rossi. Il campo è da battaglia ma il match non è particolarmente spigoloso, tutto abbastanza semplice per lui, comprese la concessioni di due rigori apparsi sacrosanti.