[ot-caption title=”Granoche esulta per la doppietta – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/02/Granoce-esulta.jpg”]
CHICHIZOLA: 6,5 – Come sempre poco impegnato, nella ripresa toglie dall’incrocio dei pali una palla destinata a togliere ragnatele dal sette..
VIGNALI: 5 – Vulnerabile con troppa facilità dalla sua parte, soffre la velocità di Citro e non cresce col passare del tempo. Sbaglia troppo in disimpegno, spinge poco e mai in maniera incisiva.
VALENTINI: 6 – Centralmente lui e Terzi assicurano la solita stabilità di reparto, le palle alte sono il suo marchio di fabbrica e ne sbaglia davvero poche. Peccato la poca incisività sulle palle inattive a nostro favore.
TERZI: 6,5 – Sbroglia quello che c’è da sbrogliare e si riprende il posto con la consueta autorità. Nella ripresa vede crollare, continuando a lottare, la barriera davanti al reparto difensivo, e son dolori di gruppo.
MIGLIORE: 6,5 – Dopo qualche settimana di relativa tranquillità torna a solcare la fascia con convinzione e con la consueta qualità. Nella ripresa rifiata, ma non molla un centimetro. In coppia con Fabbrini forse si sarebbe potuto osare di più e meglio nei maggiori spazi lasciati dai siciliani dopo il 2-0.
ERRASTI: 6 Nel primo tempo è suo, come spesso gli capita, il primo muro alzato davanti alla retroguardia. Cala vistosamente nei secondi 45 minuti, pochissime palle recuperate e troppe zone di campo in cui dover tamponare le falle altrui. Con affanno.
DJOKOVIC: 6 – Primo tempo da spalla perfetta di Errasti, dona sostanza e centimetri al muro del centrocampo aquilotto, giocando semplice e a due tocchi. Parte bene nella ripresa, poi inizia a soffrire il cambio di ritmo avversario e Di Carlo gli preferisce Pulzetti.
SCIAUDONE: 6 – Sufficienza stiracchiata per merito del solito impegno che ci mette li nel mezzo. Spreca qualche buona palla in ripartenza nella ripresa, è più impreciso e meno incisivo del solito. Ci ha abituato bene…
PICCOLO: 5,5 Nell’inizio tambureggiante dello Spezia molto sprint lo mette lui, ha voglia e si vede, serpeggia palla al piede quasi come nei momenti migliori. Dopo il 2-1 ha il demerito di incupirsi e di sparire dal match, non trova mai la giocata davanti e dietro sbaglia qualche palla pericolosa. Occorrerà ancora pazienza per rivederlo al top.
FABBRINI: 6 Nel primo tempo Piccolo e soprattutto Granoche gli rubano la scena, Casasola è cliente scorbutico, molto bravo a tenergli primo e secondo passo e non regalargli un centimetro. Più intraprendente ad inizio ripresa, regala un dribbling che accende il “Picco” e pare in generale più pericoloso e disinvolto. Espulso per reazione dopo diversi calci subiti nel giro di due secondi. Mancherà.
GRANOCHE: 7 – Con un pregevole lob mette in buca uno dei gol più veloci della storia dello Spezia, poi raddoppia di rapina ma con tiro potente, trovandosi al posto giusto nel momento giusto. E’ lui, dopo Maggiore a Vercelli, il bersaglio preferito da Migliore. Che dire del Diablo.. le gambe ora seguono la testa, ed il gol per lui è solo semplice conseguenza. Il resto è la solita partita di lotta e di sostanza.
DE COL: 6 – Prende il posto di uno spaesato Vignali cercando di limitare il neo entrato Jallow. Ci mette un po’ di fisico ma soffre anche lui nel tratto di match disputato, quando ormai il Trapani aveva preso il sopravvento quasi in ogni zona del campo.
PULZETTI: S.V.
PIU: S.V.
Mister DI CARLO: 6 – Anche il mister non va oltre la sufficienza, per questa volta. La sua squadra parte alla grande, sembra un pomeriggio perfetto, quota 40 punti incredibilmente alla portata, poi un rilassamento generale, eccezion fatta per il primo quarto d’ora della ripresa. Da li in poi il Trapani prende campo, forse con troppa disinvoltura. Grandi meriti, comunque, ai ragazzi di Calori.
Arbitro PICCININI: 5 Dall’ammonizione di Granoche in poi perde di mano il match ed inizia una serie di decisioni discutibili, tra cui la scena delle due espulsioni, che sarebbero dovute essere tre. Si spaventa in occasione dell’ultima azione aquilotta, quando sembra indicare nettamente il dischetto del rigore salvo poi cambiare decisione nel giro di qualche secondo. Peccato, la prima ora di gioco era filata liscia per la terna arbitrale.