Il commento – Non mostrare mai il sangue di fronte agli squali…

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Non mostrare mai il sangue di fronte agli squali. Gli squali oggi siamo un po’ tutti noi.. forse tutti, forse solo una parte, forse invece proprio tutti, ma squali solo in parte.
In mare e a riva, comunque, non c’è pace.

Ci aspettavamo di più da questi giorni, molto di più.
Le tre vittorie di fila sembrano già un ricordo lontano, eppure era ieri quando il cambio di marcia pareva quello giusto, deciso, per una squadra che troppo terreno aveva già perso in autunno e non può certo permettersi di perderne molto altro, se vuole ambire alle vette di questo campionato. Altrimenti, basta e avanza cosi.
Lo Spezia perde sangue, e sente tutto d’un colpo il botto dei due punti persi contro il Trapani.

La trasferta di Novara sarebbe potuta servire a dar valore pure a quel punto. Non è cosi oggi, mentre a dispetto di Mimmo guardiamo la classifica e ci accorgiamo di non aver dato seguito, purtroppo, a quelle tre vittorie consecutive che potevano aprire la strada ad una rincorsa feroce.
Lo Spezia sanguina, ma non bisogna mai mostrare il sangue di fronte agli squali, davanti a tutti noi cioè che aspettiamo da tempo un salto di qualità, sebbene coscienti delle difficoltà di un campionato come questo.

Eppure pochi giorni fa ci siamo risentiti come bambini di fronte ad un pacco regalo neanche tanto grande, ma dal rivestimento di mille colori.
Forse era solo un’illusione, forse no, chissà. Perché tempo, comunque, ce n’è eccome.

Contro l’Ascoli, martedì sera, ci sarà l’occasione di ripartire, di riprovare un’altra striscia positiva ed altre buone sensazioni, che ci facciano sognare di non essere li, sempre li.. li nel mezzo, citando Ligabue.
Perché se la Spal guidata da un super Schiattarella (proprio lui, già..) ed il Benevento di Lucioni e Buzzegoli (già..) da mesi guardano quasi tutti dall’alto, noi abbiamo il diritto e il dovere di provare a fare altrettanto prima o poi, per la rosa che abbiamo, per le qualità singole e di squadra che dovremmo possedere non solo sulla carta, per un allenatore tra i più importanti della categoria.
Perché se poche squadre ci hanno messo davvero sotto, anzi, nessuna, allora non è possibile non riuscire a staccarci sul serio da terra.

Non mostrare il sangue per nessun motivo, di fronte agli squali. Ricuciamo le ferite, e martedì sera rivestiamoci di nuovi abiti, con un Migliore ed un Fabbrini in più, coi nostri desideri che ancora una volta si rialzeranno magicamente da terra, con l’avvicinarsi del match.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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