Il Pagellone di Spezia-Avellino – In tre cantano il risveglio, siamo vivi…

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[ot-caption title=”Diego FabbriniFoto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/03/Diego-Fabbrini.jpg”]

CHICHIZOLA – 6  Forse non esente completamente da colpe in occasione del gol avellinese, l’area piccola dovrebbe essere il suo regno anche sulle palle alte. Fa bene quel po’ di resto che gli capita nei novanta minuti.

VIGNALI – 6  Parte un po’ distratto, si perde in qualche bicchier d’acqua, ma nel finale del primo tempo, e nella ripresa, riemerge con convinzione. Il dialogo con Piccolo è complicato ma quantomeno presidia la sua zona senza svarioni.

VALENTINI – 6,5  Puntuale, fa sportellate con (ex) ciuffo biondo Ardemagni soffrendo qualcosa ma cadendo sempre in piedi. Sfiora ancora una volta il gol da calcio da fermo, chissà che se lo stia tenendo per momenti ancor più caldi…

TERZI – 7,5  Solita partita di qualità e temperamento, da vero capitano. Non concede millimetri ad Ardemagni, a Verde e a Castaldo e nel finale salva capre e cavoli con interventi terra-aria. Baluardo insostituibile.

MIGLIORE – 6  Mette la freccia ad intermittenza e con molta meno frequenza rispetto al passato, probabilmente seguendo un preciso dettame tattico. Di conseguenza si accende poco. I soliti difettucci sull’ultimo passaggio. Se avesse anche quello…

ERRASTI – 6  Subisce un cartellino giallo dopo pochi minuti che lo condiziona non poco. Alza a fatica il baricentro, e a fatica trova gli anticipi giusti sulle prime e le seconde palle. Esce anzitempo per evitare guai vari ed eventuali a tutta la squadra.

MAGGIORE – 6,5  Primo tempo da mezzala nel suo ruolo preferito, fatica come tutto il resto della squadra a trovare spazio e geometrie importanti, anche se prova sempre ad usare il goniometro. Con l’uscita di Errasti ritrova il ruolo da regista davanti alla difesa e fa valere maggiormente la sua tecnica. Ha tempi di gioco migliori dello spagnolo, vive di alti e bassi, ma gli alti sono notevoli.

DJOKOVIC – 6,5  Primo tempo tra alti e bassi, meno pressione sugli avversari rispetto alle altre partite casalinghe e baricentro anche per lui insolitamente basso. Ha il merito di far partire il bolide che cambia la giornata a tutti, indipendentemente dalle colpe dell’estremo avellinese. Nella ripresa è sostanza pura, quando alza il muro e avanza di qualche metro diventa difficile da aggirare per chiunque gli capiti attorno.

FABBRINI – 7,5  E’ suo il primo squillo che cerca di scuotere uno Spezia che sonnecchia nei primi minuti. Si gioca poco dalla sua parte nella prima frazione del match, ma in quel poco si fa sentire eccome con tutta la sua qualità e velocità palla al piede. Nella ripresa riapre il luna park nel quale il pubblico spezzino gradisce andare, stropicciandosi gli occhi. E’ un’attrattiva continua, e sempre nuova.

PICCOLO – 7  Parte bene, poi così e così, poi di nuovo bene, poi male, il suo primo tempo è un’altalena di spunti interessanti e di errori banali. Nella ripresa sale il suo livello e si rivedono squarci del miglior Piccolo. Pennella per Granoche un pallone golosissimo in occasione del raddoppio, sfiora un gran gol su punizione. Esce tra gli applausi di un pubblico che ha voglia di vederlo salire di livello ancora un po’. Forse è sulla buona strada…

GRANOCHE – 7,5  Non ne sbaglia una. Svaria, suggerisce, fa salire la squadra nei momenti più difficili, pressa anche le prime mosche di stagione, sfiora la doppietta ed il suo gol è una capocciata sotto la Ferrovia che risveglia i sensi più belli della parte più calda del pubblico. Incandescente.

PULZETTI – 6  Porta cifra agonistica e vivacità, spesso si inserisce coi tempi giusti negli spazi ma i compagni non lo trovano. Poteva e doveva chiudere il match su un cioccolatino servitogli da Granoche a pochi metri dalla porta.

BAEZ – S.V.

DATKOVIC – S.V.

Mister DI CARLO – 6,5  Si rialza dopo la sconfitta bruciante di Carpi, il suo Spezia ci mette un po’ a carburare ma ribalta il risultato, ed in questa categoria non è mai cosa semplice e tanto meno scontata. Rischia qualcosa col cambio di Fabbrini, ma i tre punti alla fine sono preziosissimi. Ora tutto su Brescia, sarà gara-verità.

Arbitro GHERSINI – 5,5  Arbitra un po’ all’inglese e gestisce bene i cartellini nella prima frazione. Nel secondo tempo scontenta l’Avellino con episodi molto dubbi in area aquilotta, che per uno strano gioco ancestrale, ci sorridono e ci aggradano. Capita anche questo. Pochissime volte, ma capita. Il minuto e dieci in più di recupero è inconcepibile. Ma è andata bene cosi.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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