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E’ un po’ come se, dopo il tonfo contro il Benevento e la vittoria di Verona, anche la tifoseria più calda si sia resa conto che più di un tot, più di un certo grado di ambizione, non si possa pretendere. Almeno per quest’anno. Perché forse ci si è resi conto che più che una questione di impegno e di rabbia agonistica, vi sia altro di più squisitamente tecnico e tattico a tarpare le ali.
Ciò non vuol dire che la truppa di Di Carlo non sia in grado di ottenere, da qui in avanti, grandi risultati e, magari, raggiungere quella continuità fin qui solo sfiorata. Siamo però ad Aprile, e per quanto vi siano ancora molti punti in palio, conosciamo perfettamente i limiti di questo gruppo che è sempre stato sul punto di prendere il volo, salvo non decollare mai. E non può essere un caso.
La Curva Ferrovia chiama ancora una volta tutti a raccolta per la gara contro il Bari, con questa nuova consapevolezza di fondo che potrebbe fungere da alleggerimento di pressioni varie ed eventuali gravanti sulla squadra. Ammesso che vi siano state. Intanto però i tre punti in palio quest’ oggi potrebbero ridare nuovo vento sulle vele in vista del rush finale, assieme ad una nuova ed ottimale condizione atletica; Il recupero di Giannetti e di Fabbrini, l’esplosione definitiva di Maggiore, un’improvvisa rinascita di Piccolo ed una nuova veste tattica, potrebbero essere elementi determinanti per riemergere. Anche solo alcuni di questi.
Tra poco avremo un’altra risposta importante. Prima, però, tifo caldo e magari più di prima, dati i nuovi mezzi a disposizione, parliamo di megafoni e tamburi. Se ci saranno.