[ot-caption title=”Di Carlo e Bucchi – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/12/Di-Carlo-e-Bucchi.jpg”]
Non c’è che dire, domani sera lo Spezia affronterà una delle partite più complesse della sua storia recente.
A Perugia facendo finta di non fare calcoli, ben consci però che qualunque punto tolto alla squadra di Bucchi potrebbe esserle letale perfino per il proprio cammino.
Dall’altra parte, c’è quella spada di Damocle dei 14 punti di distacco da evitare senza se e senza ma, per partecipare ai Play Off se si termina oltre il sesto posto.
Forse mai come quest’anno il tifoso spezzino ha avuto a che fare con i piccoli rivoli di un regolamento, quello riguardante gli spareggi, che già di per sé fa discutere per la sua efficacia, se non quando per piccole ombre di ingiustizia rivolte verso la terza classificata, che alla fine della regular season si presenta con un distacco considerevole dalle altre pretendenti.
Se sia giusto o meno continuare cosi, il dibattito è aperto.
Certo non può essere questo il caso del Frosinone di quest’anno, squadra senza dubbio con grandi valori tecnici e caratteriali, ma sospinta oltre modo in diversi momenti chiave della stagione, tra cui questo.
Può spiegarsi anche cosi, senza timore di smentite, il distacco tra la formazione laziale ed il resto del gruppone play off, inficiando evidentemente la regolarità di tutto questo equilibrato sistema che si decide punto su punto, nell’arco di un campionato che non concede pause o partite semplici.
Pochi, ma determinanti fattori, possono fare la differenza e cambiare una storia.
Detto questo, la squadra di Mimmo Di Carlo avrà di che recriminare per ogni suo passo falso, per ogni indecisione di troppo, per quella sterilità offensiva mantenuta per troppi mesi.
Oggi, intanto, si parte per Perugia chissà con quale spirito battagliero, chissà con quanta voglia di trovare, proprio adesso, cinismo e concretezza.
Calcolo o non calcolo, o magari quale calcolo… questo è il dilemma.