Il commento – Mercato e match casalinghi, per saggiare una crescita inevitabile

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[ot-caption title=”Squadra a colloquio con GalloFoto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/07/DISCORSO.jpg”]

Se escludiamo le amichevoli del ritiro, da sempre poco indicative, per valutare lo Spezia attuale abbiamo a disposizione i tre impegni ufficiali con Reggiana, Sassuolo e Palermo.
Impegni che hanno mostrato volti diversi legati alle qualità degli avversari, anche perché il Palermo affrontato ieri, come organico e Nazionali, può essere tranquillamente paragonato ad una squadra di categoria superiore.

Alla buona prestazione con la Reggiana, sono seguite le due sconfitte in trasferta che hanno inevitabilmente messo in luce limiti atletici, tecnici e fisici di una squadra ancora in rodaggio.
Resta da capire quanto in rodaggio ed indietro nella brillantezza fisica, specie se la paragoniamo a squadre già apparse in palla come quelle di Bucchi e Tedino.

Che il termine di paragone non possa essere quello, è un dato di fatto, al di là del ridimensionamento e della gioventù della formazione di Gallo.
Resta da capire a che step del percorso di crescita si può collocare ora la squadra, anche per avere un’idea migliore di quello che può mancare per renderla più competitiva, a 4 giorni dalla chiusura del mercato.

Se si basassero tutte le riflessioni su quello visto a Sassuolo e Palermo, si rischierebbe però probabilmente di sbagliare il tiro e di risultare troppo severi sulle reali potenzialità dell’organico.
Conoscendo infatti molti degli interpreti schierati da Gallo in queste gare, troppi di questi non sono ancora paragonabili al loro standard, basti ad esempio anche solo citare un Capitan Terzi in costante difficoltà, come il Maggiore di Palermo o il De Col, lo stesso Sciaudone o Granoche.

Le difese schierate, specie quella di ieri, non hanno e nemmeno avrebbero potuto avere affiatamento tra i componenti, con Capelli ancora da inserire nei meccanismi ed apparso lui stesso indietro di condizione.
Se ci aggiungiamo un centrocampo che fatica a trovare il faro, con Juande e Maggiore inevitabilmente condizionati dagli infortuni patiti nel ritiro, il quadro già appare non proprio roseo.

Paradossalmente, dove ci si poteva aspettare di soffrire la partenza di Migliore, sia a Sassuolo con Augello, che a Palermo con Lopez, le cose non sono affatto andate male, semmai è l’altra fascia a soffrire di più.
Davanti poi c’è ancora da trovare l’affiatamento giusto tra Granoche e Forte, in attesa di capire come verrà completato il reparto in questi ultimi giorni di mercato e se Piccolo sarà ancora in rosa o se arriverà qualcun altro.

Ho volutamente tralasciato la questione portieri, perché al momento è perfettamente inutile gettare la croce su Bassi, laddove responsabilità evidenti non sono ancora emerse, visto anche che il titolare avrebbe dovuto essere Di Gennaro.

Resta il fatto e la premessa, non è certo tutto da buttare, considerando che Pessina deve essere ancora inserito nei meccanismi e che qualche interprete ancora non si è visto.
La versione positiva del tutto è dettata dalla possibilità di affrontare ora due gare casalinghe consecutive, ma soprattutto quella di giocarsela con avversari più alla portata di una squadra in costruzione, sperando che il cantiere finisca i lavori in tempi brevi.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.
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