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Analizzando l’ultimo mese del Perugia, verrebbe da dire che la squadra di Giunti ha un grave problema di narcolessia: sì, perchè dopo un avvio da urlo, in cui nelle prime cinque uscite sono arrivate quattro, spettacolari, vittorie e un solo pareggio, nelle ultime cinque gare, salvo l’exploit del Curi contro il Frosinone, gli umbri hanno conosciuto soltanto la parola sconfitta, arrivata ben quattro volte.
Oltre ai risultati negativi, a preoccupare i supporter perugini un’involuzione di gioco che ha costretto il Presidente Santopadre ad imporre il ritiro punitivo in quel di Montecatini Terme.
L’obiettivo della trasferta spezzina è quello di tornare a fare punti, 13 quelli attuali, nonostante la classifica corta sorrida ancora ai bianco – rossi, ad oggi settimi e dunque in piena zona play off.
Schierato in campo con un offensivo 4-3-1-2, il Perugia del debuttante Giunti – reduce dalla salvezza conquistata sulla panchina della Maceratese – ha unito in queste prime nove giornate spettacolo e sconsideratezza, perdendo forse di vista un equilibrio tra i reparti di gioco che vede gli umbri in cima alla classifica dei migliori attacchi – 17 i gol segnati – ma anche delle peggiori difese – 14 le reti subite.
Trascinati dalla coppia rivelazione Han – Di Carmine, a segno ben 10 volte, i perugini hanno però palesato una grossa difficoltà nei momenti di non possesso palla, complice un centrocampo incapace di arginare le iniziative avversarie.
Chissà se da Montecatini arriverà una svolta tattica, anche se la sensazione è che, modulistica a parte, serva una forte iniezione di fiducia per risvegliare una bella addormentata nel profondo bosco della B.