[ot-caption title=”I tifosi spezzini ad Empoli – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Tifosi-spezzini-in-Curva.jpg”]
Il punto conquistato sul difficile campo di Empoli, l’acquisto di un trequartista di sicuro talento come Ammari, l’arrivo del Frosinone, domani, al “Picco“.
C’è sostanza in questi giorni, tra le pieghe di una rinnovata fiducia, anche se pesa e peserà il mancato utilizzo di Granoche in due gare così importanti.
Non potrebbe essere altrimenti, lui che è punto di peso e di carisma in uno Spezia forse mai cosi povero di esperienza e, di riflesso, di personalità.
La voglia però, quella non manca, e non è un caso se mister Gallo nella conferenza stampa pre match parla di “intensità”, da opporre alla qualità tecnica dei laziali.
Una squadra, il Frosinone, che mai ha avuto vita facile quando ha giocato in questa città, ma che negli ultimi anni è da prendere come esempio in tema di competitività, determinazione, fame e organizzazione a 360 gradi. Con la scelta di acquistare, e poi riconfermare, due punte che fanno davvero la differenza in questa categoria.
Longo, aquilotto mancato ma ancora molto stimato da queste parti, sa che non potrà essere una passeggiata per la sua squadra, conosce l’ambiente del “Picco”, sa perfettamente quanto, in questa categoria, una “piccola” possa dar fastidio ad una qualsiasi “grande”, lui che è stato un allenatore che ha conquistato, anche brillantemente, il “trofeo” della salvezza.
Della truppa di Gallo farà parte Ammari, l’ex Latina che da circa un mese si allenava con il gruppo a Follo.
Un’incognita, visto il suo recente passato fatto di guai fisici – un leitmotiv ricorrente in casa Spezia – ma anche la convinzione che di uno così, questa squadra, aveva estremamente bisogno; cambio di passo, progressione palla al piede, uno contro uno e ottima tecnica, sono gli ingredienti di un giocatore che è stato li li per fare il salto di qualità definitivo.
Un trequartista completamente diverso da Mastinu, per un 4-3-1-2 sul quale il mister aquilotto intende insistere, avendo ora a disposizione una freccia in più, con caratteristiche e gettata diverse.
Domani sera, al di la di chi scenderà in campo, al di la delle assenze e delle scelte del mister, servirà uno stadio caldo, che adempia al suo ruolo naturale.
Uno stadio che ha dato il meglio di sé nei momenti in cui i ragazzi in maglia bianca ne hanno avuto bisogno, se questi mostravano cuore e sacrificio.
Per questo, talvolta, sono stati superati momenti delicati, fino quasi a compiere miracoli.
Longo teme questo, diamogli questo.