[ot-caption title=”Matteo Pessina in grande crescita – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Pessina.jpg”]
Uno Spezia agguerrito, determinato ed affamato di successo, costringe al pari la capolista Frosinone in un match di alta intensità, combattuto, duro e senza esclusioni di colpi, giocato molto sul piano fisico, accompagnato da un calorosissimo Picco.
A tutto ciò, il 4-3-1-2 di Gallo ha risposto presente, svolgendo una prestazione maiuscola, tanto che per gran parte della partita lo Spezia si è dimostrato superiore alla corazzata Frosinone.
Per questi motivi il tecnico bianconero a fine gare si rammarica di non aver portato a casa i 3 punti, anche se, c’è da dire, che dopo il vantaggio frusinate, con il ritmo del gioco calato drasticamente, il pareggio non sembrava così facile.
Poi la svolta dalla panchina, l’inserimento del neo-acquisto Ammari e il passaggio ad un insolito 4-2-4 tutto offensivo sono valsi il pari.
Proprio da un’invenzione del neo entrato sulla fascia sinistra verrà assegnato il penalty, trasformato con potenza da Gilardino.
La squadra in effetti è parsa in una condizione fisica adeguata, forse come mai prima d’ora.
Per lo più, sembra ormai essersi cucita addosso questo nuovo vestito, quello del 4-3-1-2 che, giornata dopo giornata, sta convincendo tutti.
Risposte importanti sono arrivate dalla fase difensiva, che, impeccabile per lunghi tratti del match, paga la prima ed unica disattenzione che costerà il vantaggio ospite.
Anche senza la guida di capitan Terzi, escluso per problemi fisici riscontrati durante la rifinitura, i 4 dietro si son disimpegnati con successo, non concedendo praticamente nessuna conclusione a rete al forte tridente ciociaro.
La coppia di centrali Capelli – Giani, accompagnata dai terzini De Col, Lopez, a suon di belle prestazioni sta scalando sempre più le gerarchie della retroguardia bianconera.
In mediana spicca la prestazione del giovane Pessina, che regge bene l’impatto con una partita maschia non subendo più di tanto la fisicità avversaria.
Corre, lotta, gioca tanti palloni, dimostrando qualità ma soprattutto una maturità improbabile per un ragazzo di soli 20 anni, tanto che Gallo a fine match lo elogia così “Il ragazzo ha cuore e testa di un trentenne.”
In netta crescita anche il rendimento di Bolzoni e Vignali, molto più a suo agio nel ruolo di mezzala.
Davanti ad impressionare è la prima frazione di gara di Gilardino, autore di una prestazione di livello, dettata da una condizione atletica in evidente miglioramento.
Da lottatore vero qual’è, si mette a disposizione dei compagni, pressando a tutto campo.
In più, sulle spizzate è invincibile, salta sempre in testa alla retroguardia ciociara, dettando la profondità per gli inserimenti dei compagni.
Con la palla tra i piedi, invece, protegge palla come pochi per poi servire sponde di rara bellezza.
Insomma un giocatore di altre categorie…
Da elogiare c’è anche Mastinu, la vera arma in più di questo Spezia.
La sua imprevedibilità e il suo estro, aggiunti ad una raffinata qualità lo rendono un giocatore indispensabile, su cui è stato disegnato a pennello il 4-3-1-2 da mister Gallo.
Alla luce dei due pareggi contro due tra le più forti compagini del campionato, possiamo affermare con certezza che la squadra sta bene ed è più che mai viva.
Analizzando le prestazioni, Gallo poteva raccogliere qualcosina di più, anche se uscire imbattuti da un doppio turno simile deve far ben sperare e renderci consapevoli che il potenziale della squadra, se questo è il valore delle prime della classe, non è tanto inferiore a nessuno.
D’altronde questa è la Serie B 2017/18, in cui tutto è possibile, vincere e perdere con chiunque, in un campionato particolarmente imprevedibile e livellato, privo di certezze, in cui non esistono squadre padroni e squadre materasso.