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Favorita doveva essere e favorita è dopo il giro di boa: curioso come il vecchio nome della casa del Palermo risulti familiare con la squadra allenata oggi da Bruno Tedino, prima a quota 39 e a più cinque sulla zona play off ricoperta dall’Empoli.
Il cammino dei rosa – nero è stato sin qui più che positivo grazie alle dieci vittorie, ai nove pareggi e alle due sole sconfitte, entrambe in casa per mano del Novara e del Cittadella. Se a questi dati aggiungiamo poi i numeri relativi ai gol fatti – 30 – e subiti – appena 17 – è facilmente comprensibile il motivo del primato ricoperto dai siciliani.
Del resto, una rosa così completa, arricchita nelle ultime ore dall’arrivo dell’ attaccante ex Venezia Moreo, ha spazzato via i pochi dubbi della vigilia, dovuti più che altro all’ormai nota vicenda societaria, tutt’oggi ancora lontana da una soluzione.
Merito certamente della squadra capitanata da bomber Nestorovsky – dieci le reti sin qui messe a segno – ma soprattutto di un ottimo Tedino, al debutto nel campionato cadetto, ma dimostratosi un tecnico intelligente, preparato e adatto ad una piazza tutt’altro che semplice come quella palermitana.
Un mix rilevatosi vincente, capace di regalare gioie al pubblico siciliano, anche se il rapporto con Patron Zamparini – vedasi i tristi numeri delle presenze nelle gare casalinghe – sembra di fatto perduto.
La sensazione è che neppure un ritorno immediato in A possa placare l’ira dei supporter nostrani, scottati dalle ultime annate fallimentari. Bravi dunque i giocatori a non scoraggiarsi, sopra le righe Mister Tedino, in grado di infondere positività e voglia di riscatto a una compagine fisiologicamente depressa.
Lanciato il segnale, i rosa nero sono ora però attesi dalla prova più difficile: confermarsi anche nel girone di ritorno e tornare a calpestare per lungo tempo i grandi palcoscenici della A