[ot-caption title=”Il Patron Gabriele Volpi sotto la Ferrovia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2018/01/Gabriele-Volpi.jpg”]
Un mare di cellulari puntati verso la curva Ferrovia all’ingresso delle squadre in campo, uno scenario da concerto per immortalare una delle più belle coreografie di sempre.
Qualche minuto prima, invece, gli occhi dei settemila che scrutano con gioia il ritorno allo stadio di Patron Gabriele Volpi il quale, in un duetto che è tutto un meraviglioso programma col sindaco Peracchini, si fa un giro a bordo campo avvolto dagli applausi di una curva intera.
Sono contorni, questi, che mancavano da tempo, che non si respiravano più.
L’imponente coreografia dei ragazzi della curva sta facendo il giro d’Italia, mostra tutto l’orgoglio per la propria terra sancito in maniera forse mai cosi esplicita e studia in maniera inequivocabile un modo nuovo, che è metodo antico, di esternare il proprio amore.
“Antico”, già, perchè lo spettacolo visivo fu piacevole abitudine a cavallo tra i ‘90 e i 2000, e per gli anni che vanno fino al fallimento post serie B.
Potrebbe essere l’inizio di un nuovo spettacolo, da ripetere ovviamente più “in piccolo” rispetto a due giorni fa, prendendo la palla al balzo di una normativa che vede lacci più larghi verso il tifo organizzato rispetto al passato recente.
Un modo per avvolgere e coinvolgere quanta più gente che da qui in avanti ripopolerà i gradoni del “Picco”.
L’entusiasmo ritrovato del Patron Volpi fa evidentemente il paio perfetto col nuovo calore del popolo bianco, il mandato recapitato al Presidente Chisoli all’inizio del mercato di gennaio è eloquente quanto basta: soddisfare le esigenze del tecnico, con la possibilità di allargare se necessario il cordone della borsa a disposizione del D.S. Andrissi.
La riconferma di tutti i giocatori di valore, gli allungamenti contrattuali dei giovani ai quali si crede, l’arrivo di Palladino e, probabilmente, di Mora, sono segnali che pesano e che “parlano” chiaro.
Senza entusiasmo, senza una base programmatica ambiziosa, tutto questo sarebbe stato impensabile; grande merito va senza dubbio a Fabio Gallo ed ai suoi ragazzi, capaci di rispolverare questi gioielli di cui si era persa traccia.
Agonismo, fame, umiltà e classe sono ingredienti che da mesi ormai non mancano; a pensarci bene, adesso, la gente di Spezia ha quello che ha sempre preteso di vedere in campo.