Si è chiusa alle 23:00 di ieri la sessione invernale del calcio mercato, chi aveva gli orologi leggermente indietro ci è rimasto male; tra questi gli uomini mercato dell’Entella, bruciati dalle lancette dell’orologio proprio sul finire dell’operazione che prevedeva l’arrivo in riviera dell’ex aquilotto Niccolò Giannetti.
Lo Spezia esce dal mercato rinforzato e completato, la sconfitta di Carpi brucia perché toglie un po’ di entusiasmo proprio in un momento positivo, rimettendo in luce tutte le difficoltà possibili per ottenere un posto in griglia Play Off.
Mister Gallo, però, ottiene quel che voleva, ossia giocatori in grado di garantirgli qualità, esperienza, forza fisica e varianti tattiche dalla cintola in su.
De Francesco, Mora e Palladino erano le prime scelte, un rinfrancato Gabriele Volpi non ha messo paletti particolari alla definizione di queste operazioni ed anzi, da oggi si ritrova nelle casse una plusvalenza coi fiocchi.
La cessione del Primavera Candela al Genoa per circa un milione di euro (considerando gli agevoli bonus da raggiungere), infatti, finanzia praticamente gli ingressi di questa finestra di mercato invernale, mettendo fine ad un rapporto non semplice tra le parti in causa, società ed entourage del ragazzo.
Mister Gallo credeva nelle sue potenzialità, l’esordio in serie B sarebbe avvenuto a breve giro di posta, ma un milione di euro è una cifra impossibile da rifiutare alle condizioni che si erano venute a creare, quando lo Spezia ha capito che il legame col giocatore non sarebbe andato oltre al breve termine.
Un milione per un ragazzo che si, è Nazionale Under, ma che ancora non ha esordito in un campionato professionistico, con tutte le incognite del caso.
Non cambia di certo la politica della società di Via Melara in ambito giovanile, tanto che alcuni ragazzi della Primavera sono ormai inseriti in pianta stabile nella rosa e negli allenamenti della prima squadra, tra questi Giuliani, Mulattieri, Benedetti, Corbo, Castagnaro, per fare qualche nome.
E’ inevitabile però che ogni buona occasione per monetizzare e creare plusvalenze massimali debbano essere prese in considerazione alla stregua di quel che avviene, ed è sempre avvenuto, in piazze come Bergamo ed Empoli, per citare due società alle quali lo Spezia guarda con attenzione nello studio del settore giovanile.
Parte della piazza storse il naso al momento della vendita per 5 milioni di euro di Nura e Sadiq alla Roma; per un motivo o per l’altro, oggi quei soldi paiono benedetti e questa è la strada: da una parte, lanciare in prima squadra alcuni prodotti del vivaio, dall’altra riuscire a piazzare alcuni di essi alle condizioni economiche richieste dallo Spezia Calcio.
Candela è un giovane molto interessante, ma ad oggi vi sono un milione di buoni motivi che da Genova prendono la strada per Via Melara.