Javier Zanetti, autentica bandiera dell’Inter ed attuale vice Presidente della società meneghina, tempo fa durante un convegno organizzato dalla FIFA disse : “I campioni hanno una sorta di divinazione del momento, qualcosa di magico che può risolvere una partita bloccata, il genio che fa la differenza..”.
E’ successo un po’ questo ieri sera ad Alberto Gilardino; due lampi che abbagliano, con luci e frastuoni diversi, di natura e di bellezza forse agli antipodi, mentre unica è l’efficacia: tre punti pesantissimi che portano la sua firma, e consegnano in maniera inequivocabile il rammarico per non aver potuto contare su di lui a pieni giri, o quasi, da ottobre ad oggi.
Due gol, dicevamo, diversi l’uno dall’altro; il primo un colpo di testa in mischia in cui l’esperienza ed il fiuto per la palla e per la porta si condensano perfettamente, per uno dei più autentici gol da centravanti di rapina.
L’uso delle braccia, la presa di posizione sul difensore avversario, la convinzione che toccare la palla in qualunque modo, in quel contesto, può essere letale per qualunque portiere.
E poi quel meraviglioso tiro a volo che scomoda paragoni illustrissimi, come il Van Basten dell’Europeo dell’88 che calza a pennello perché davvero molto simile è la fattura del gol, il tiro al volo ad incrociare sul secondo palo raccogliendo uno spiovente lungo; consigliamo davvero a tutti di andare a rivedere quel gol di 30 anni fa che entrò, di diritto, a far parte dei gol più belli della storia del calcio.
Questo, di sicuro, resterà nella storia di questa società, ed è già oggi uno spot per l’intera serie B che da ieri sera applaude un campione del mondo ritrovato in campo, dopo troppe soste forzate ai box per malanni muscolari.
A lui si aggrappano inevitabilmente Fabio Gallo ed i compagni di squadra, ora che finalmente sono arrivati quei sospirati tre punti decisi dalle giocate di un campione presente in rosa, esattamente quello che avviene quasi sistematicamente nelle formazioni che primeggiano in questa categoria.
Chissà, magari siamo ancora in tempo per farci trascinare dai suoni di quel violino che ha voglia di incantare come nei momenti migliori del suo splendido tour italiano.