Il campionato del Brescia si può riassumere di fatto nell’ultima gara casalinga pareggiata contro il Carpi: gol ospite a tempo scaduto e Caracciolo che scivola al momento del tiro dagli undici metri.
Del resto, a mancare sono state le basi, a cominciare dalla querelle allenatore, che ha visto dapprima l’insensato esonero di Boscaglia, sostituito da Pasquale Marino, a sua volta licenziato per far nuovamente posto all’ex allenatore di Trapani e Novara.
Fisiologico, dunque, che la squadra sia caduta in balia di una confusione tattica e gestionale che, ad oggi, si traduce nei 42 punti in classifica: e pensare che sino al mese scorso, Patron Cellino sembrava realmente intenzionato a stravolgere ancora una volta la guida tecnica, salvo poi doversi ricredere dopo i quattro risultati utili consecutivi raggiunti contro Carpi, Venezia, Entella e Pescara.
Un mese in cui sono arrivati otto, fondamentali, punti che proiettano, al momento, le Rondinelle a più quattro sulla zona play out occupata dal Cesena. A sette giornate dal termine, difficile pronosticare un crollo dei lombardi, anche se il campionato cadetto è irto di insidie e brutte sorprese, complice un serrato equilibrio.
Obiettivo primario dunque la salvezza diretta, anche se proprio la stabilità del torneo potrebbe far emergere qualche rimorso, visto e considerato che i play off, distanti oggi nove lunghezze, non sarebbero stati poi un’utopia con una gestione un tantino più accurata.
Schierato in campo col 4-3-3, il Brescia ha faticato a trovare la via del gol – raggiunta in appena 35 occasioni – dovendosi aggrappare all’eterno Caracciolo – a segno 13 volte – e alle nove reti del classe ’92 Torregrossa. Per il resto, tanta fatica a costruire gioco, compensata in parte dai buoni numeri di una difesa che non subisce troppo, 42 i gol subiti.
Da qui al 18 maggio, i ragazzi di Boscaglia dovranno passare per un cammino a dir poco ostico, a cominciare dalla trasferta del Picco, seguita da Cesena, Salernitana, Frosinone, Cittadella, Empoli e Ascoli: per raggiungere il traguardo, è proprio il caso di dirlo, servirà il migliore dei voli.