Finisse ora il campionato, l’Avellino sarebbe costretto a vedersela nello scontro play out contro l’Ascoli. A 180 minuti dal termine della regular season, però, l’equilibrio regna sovrano, rendendo le prossime sfide contro Spezia in casa e Ternana fuori a dir poco decisive.
Relegati in quintultima posizione a quota 42, i lupi sono reduci da un torneo ben al di sotto delle aspettative di inizio stagione, quando l’obiettivo prefissato era quello di una tranquilla salvezza. Dopo un discreto inizio, è arrivato il crollo e il seguente esonero di Novellino, anche se l’arrivo di Foscarini non ha portato al Partenio la tanto attesa svolta.
Senza vittorie dal nove aprile, giorno del due a zero inflitto al Perugia, gli irpini si preparano alla finale contro lo Spezia dovendo fare i conti con la squalifica di Laverone, oltre agli infortunati Cabezas, Marchizza, De Risio, Pecorini, Rizzato, Lasik e Iuliano. Senza contare poi che Di Tacchio, Ngawa e Migliorini, reduci da fastidiosi acciacchi, hanno lavorato poco con il resto del gruppo durante la settimana.
Mister Foscarini sembra dunque intenzionato a confermare il 4-3-3 visto nel pareggio di Ascoli, puntando sul recupero di Falasco sull’out mancina, Gavazzi a destra, con Ngawa e Migliorini al centro della difesa. Sulla mediana, dovrebbe partire dal 1′ Di Tacchio, affiancato da Wilmots e Molina. Davanti, infine, spazio a Morosini Bidaoui e all’esperienza dell’eterno Castaldo.
Al di là degli attori in campo, però, a giocare un ruolo di protagonista sarà sicuramente il pubblico amico, dodicesimo uomo pronto a sostenere la propria squadra in questa durissima guerra.