In passato per venir “punito” per l’esultanza dopo un gol, dovevi proprio esagerare.
Poi è arrivata l’era dei festeggiamenti “dedicati“, con scritte sulle maglie, slogan e quant’altro, un vezzo che è stato ben presto bloccato, ricorrendo ad una modifica del regolamento.
Ma l’esultanza di Marco Crimi, il naso rosso da clown, punita a Livorno con il giallo, possiamo definirla un caso border-line, anche perché lo stesso giocatore spezzino aveva esultato allo stesso modo con il Cittadella, senza che il direttore di gara, Maggioni di Lecco, lo sanzionasse con l’ammonizione.
Diversa invece la gestione che ne fa Francesco Fourneau di Roma, che invece estrae il cartellino nei confronti del centrocampista spezzino.
A prima vista la scelta sembra molto fiscale, perché non si tratta certo di un’esultanza che offende qualcuno, o che contenga una protesta, si tratta solo di un modo goliardico di esprimere gioia dopo un gol.
Ma andiamo a vedere cosa dice il regolamento in questi casi, il riferimento è nella regola 12, Falli e Scorrettezze:
Come si evince dal regolamento quindi, un giocatore che festeggia un gol, non può, tra le altre cose, coprirsi la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare.
E quindi, una pallina copri naso, si configura nel coprirsi il volto con un oggetto?
Secondo il nostro parere, non proprio, anche se la regola si presta ad essere interpretata, specie se si vuole essere fiscali.
Resta il fatto che, in certi casi, bisognerebbe usare il buon senso, una delle prime regole per diventare grandi arbitri.
Specie se, il resto della gara, la arbitri con buona autorevolezza e facendo pochi errori, come accaduto domenica al Sig. Fourneau.