Dopo la rotonda vittoria contro il Cosenza, lo Spezia si porta a 20 punti in classifica in attesa di una serie di partite complicate. Il tecnico degli aquilotti Pasquale Marino ha parlato nella consueta conferenza stampa post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.
“Credo che all’inizio della gara abbiamo creato i presupposti per chiuderla prima, ma abbiamo fatto qualche errore – ha esordito Marino – Abbiamo lasciato l’iniziativa al Cosenza e abbiamo fatto fatica a riorganizzarci, poi nella ripresa è andata meglio. Dal punto di vista difensivo i ragazzi sono stati attenti, ma ci siamo abbassati un po’ troppo sfruttando solo qualche ripartenza“.
Qual è la situazione fisica della squadra, viste le partite ravvicinate dei prossimi turni?
“Dal punto di vista fisico Galabinov rischia di non fare più partite da qui a fine mese, mentre mi auguro di recuperare gli altri, visto che ci saranno tre partite in otto giorni“.
La crescita di Okereke?
“Sono felice perché David è il giocatore più duttile che abbiamo in organico: noi siamo contenti dei suoi miglioramenti sotto tutti i punti di vista, ma dobbiamo lasciarlo crescere“.
C’è un motivo per cui da qualche partita Vignali gioca al posto di De Col?
“Abbiamo una rosa di buon livello e ci sono momenti per ogni elemento: durante un campionato ci possono essere avvicendamenti di questo tipo nei vari ruoli. Non ci sono altri motivi o retroscena particolari; in questa squadra c’è una sana concorrenza e questa è una cosa positiva“.
Cosa pensa della prestazione di Mora?
“E’ stato per molto tempo fuori, ma ha continuato a lavorare senza mai lamentarsi. Quando è entrato ha sempre fatto sempre bene e oggi è stato importante per la squadra, questo dimostra che un giocatore importante dimostra di esserlo quando è chiamato in causa“.
Il gioco paga sempre, anche in serie B?
“Per vincere le partite bisogna giocarle: a mio parere quando una squadra ha una fisionomia ben delineata e ha i presupposti per far bene è giusto giocare. Anche dopo la sconfitta di Ascoli, mi sono arrabbiato, ma ero tranquillo perché so come lavorano questi ragazzi e so quali sono le nostre potenzialità“.
Come ricorda la piazza forse un po’ fredda di Udine? E qual è il ruolo qui di Di Natale?
“Di Natale sta cercando di fare migliorare i ragazzi giovani soprattutto sotto il punto di vista tecnico. Spezia è una piazza passionale, ma anche a Udine ho ricevuto affetto da parte dei tifosi e li ricordo con piacere“.