Alla vigilia un Walter Zenga scontroso, che forse temeva la trasferta in riva al Golfo, e ne aveva ben donde, anche se i suoi riescono a portare a casa un pareggio, andando anche in vantaggio.
Ma da uomo di calcio il tecnico dei lagunari sa bene che la sua squadra ha raccolto più di ciò che ha seminato:
“Faccio i complimenti allo Spezia perché gioca un gran calcio – è il suo esordio in sala stampa – Noi avevamo preparato una partita differente, ma alla fine non ci è riuscito praticamente nulla. Ma bisogna considerare che ci sono anche gli avversari e che possono essere più bravi di te. Non siamo partiti male, e se devo trovare un lato positivo, devo dire che la nostra bravura è stata quella di restare in partita anche nella sofferenza“.
La sostituzione di Bruscagin?
“Il ragazzo ha preso un calcio al polpaccio e l’ho dovuto sostituire, volevo fare altri cambi ma uno me lo sono giocato. Abbiamo portato a casa un punto che per il percorso della salvezza è importante. Certo, mi sarebbe piaciuto portarlo via creando qualcosa di più e giocando meglio, ma non sempre si può avere tutto dalla vita” è la sintesi dell’ex portiere interista.
Ma gli elogi allo Spezia non sono finiti:
“Il potenziale offensivo dello Spezia è di categoria superiore, contando che manca anche Galabinov. Bidaoui ci ha messo in difficoltà perché non raddoppiavamo e non scalavamo bene da quella parte, ma non posso chiedere ad un ragazzo giovane come Zennaro, che è un 2000, un qualcosa che gli arriverà con la crescita. In Italia facciamo presto, basta una partita fatta bene e si parla di grandi squadre” chiosa Zenga con un filo di polemica.
La crescita del suo Venezia passerà ancora dal mercato?
“Devo dire che sono contrario al mercato aperto mentre si gioca. Sono arrivati due giocatori giovani, Rossi e Lombardi, che non scendevano in campo da tanto tempo, ma che ci potranno dare entusiasmo e freschezza. Ma la mia filosofia è quella di fare i conti con i numeri. Quindi devo sfruttare al massimo quello che ho, poi se arriverà qualcun altro vedremo, sicuramente sarò contento“.
Infine alla domanda su Litteri risponde un po’ piccato:
“Litteri mi è sempre piaciuto, l’ho seguito gli anni scorsi e ha sempre segnato. Sono arrivato che era infortunato e si è infortunato di nuovo dopo quattro partite. Ora ha anche la febbre, quindi non è certo una scelta tecnica la mia..“, ha concluso il tecnico dei lagunari.