La squadra è partita ieri per la Puglia ed ha effettuato la rifinitura pre gara questa mattina, dopo di che il tecnico Pasquale Marino, ha rilasciato le consuete dichiarazioni della vigilia.
Il tecnico siciliano è anche un ex avendo guidato la formazione rossonera per due stagioni dal 2002.
“La vittoria ottenuta in extremis e in rimonta contro la Salernitana deve fungere da stimolo positivo in vista della sfida al Foggia – commenta il tecnico aquilotto – anche perché, dopo un primo tempo nel quale siamo entrati in campo forse un po’ troppo contratti, non eravamo lucidi e veloci nel giro palla e quindi davamo loro l’opportunità di ricompattarsi. Nell’intervallo ci siano riorganizzati e siamo riusciti a velocizzare il gioco facendo si che gli avversari arrivassero in ritardo nel coprirci ed avessimo più spazi per la manovra. Per cui c’è stata una crescita importante che ci ha permesso di ottenere un successo importante creando diverse occasioni da gol“.
Si apre la parte più importante della stagione, ogni gara diventa decisiva:
“A questo punto del campionato ogni partita può essere determinante per il raggiungimento dei propri obiettivi, ogni squadra proverà dunque ad affrontare nel miglior modo possibile questo lungo sprint finale e noi dovremo farci trovare pronti, con più uomini a disposizione e freschezza atletica“.
Torna disponibile Okereke, ma non ci saranno Bidaoui e Mora:
“Oltre a questi c’è qualche problema per Terzi che è reduce da una botta subita da Djuric ed ha un ginocchio gonfio, quindi vediamo se portarlo solo in panchina o schierarlo dall’inizio. Lo stesso De Col che avrebbe dovuto giocare, nella rifinitura ha accusato alcuni problemi quindi vedremo se sarà disponibile, poi ci sono anche altre situazioni da valutare visto che abbiamo giocato pochi giorni fa. Diciamo che il vantaggio che abbiamo avuto con la Salernitana, di essere più freschi, non lo avremo domani visto che i nostri avversari hanno riposato, ma questo aspetto non ci deve condizionare e dovremo giocare una gara intelligente, gestendo bene le energie“.
Nell’ultima gara giocata il Foggia ha perso di misura a Brescia:
“Il Foggia è una squadra che ha un’identità ben delineata e che gioca un buon calcio, forte di un organico che potrebbe lottare per le posizioni di vertice, ma che probabilmente ha risentito anche psicologicamente della penalizzazione iniziale“.
Ci sarà tanto pubblico in uno Stadio che lei conosce bene:
“Lo “Zaccheria” è uno stadio caldo, specchio di una città che vive di calcio, dove ci sono tante trasmissioni televisive e c’è un’attenzione mediatica incredibile. Una città molto attaccata alla propria squadra e che nelle difficoltà sa stargli molto vicina“.
Cosa teme di questo Foggia?
“E’ una squadra che gioca bene a calcio ed ha un’identità ben delineata. Una quadra che palleggia bene e davanti ha molta scelta. Un organico che, ripeto, poteva ambire anche ad un campionato diverso“.
Già dalla sua esperienza al Foggia si delineo il suo modo di allenare spregiudicato:
“Ricordo con grande piacere la mia esperienza sulla panchina del Foggia, perché ebbi la fortuna di vivere partite di C2 con oltre ventimila spettatori e tra i tanti episodi, mi piace ricordare un 3 a 3 con il Benevento in C1, quando al termine di una gara complicata entrai in sala stampa tra gli applausi dei giornalisti, e questo è un ricordo che porto sempre con me, una situazione straordinaria mai più vissuta“.
Qui sotto la versione audio dell’intervista realizzata dall’Ufficio Stampa dello Spezia Calcio: