Quando ti deve andar male…
Inutile imprecare contro la Legge di Murphy.
Quando ieri, una dopo l’altra, non si sono concretizzate le ghiotte opportunità create nel secondo tempo, a tutti è venuto in mente come potesse finire.
Questione di episodi certo, anche di errori purtroppo, quelli che hanno fatto capolino più volte in queste prime 7 gare di campionato.
Errori evitabili, come quello di ieri che ah visto protagonisti Vignali e Scuffet.
Errori e condotte di gara sbagliate, che hanno portato la squadra a condividere la scomodissima ultima piazza della classifica.
Sono 5 le sconfitte patite da i ragazzi di un mister Italiano che non ha perso la fiducia della società, rinnovatagli dal DG Angelozzi la scorsa settimana e più o meno tacitamente anche nella giornata di ieri.
Avrà quindi due settimane il tecnico italo-tedesco per serrare le fila e ripartire per un nuovo campionato, questa volta molto più efficace dal punto di vista della classifica.
Ma da cosa si ripartirà? Da quali certezze ed incertezze?
La gara di ieri qualche indicazione l’ha data, non certo definitive, ma se non altro positiva, pur nella sconfitta, come detto immeritata.
Soprattutto l’atteggiamento tattico, definito “concordato con la squadra” dal tecnico aquilotto, con i terzini più bloccati nella loro posizione e la squadra più compatta e portata ad attendere l’avversaria per poi ripartire più in verticale.
Questa disposizione e attenzione ha dato campo al Benevento, coprendo però bene gli spazi e concedendo il minimo ad una squadra dall’alto potenziale offensivo.
Di contro, dopo un primo tempo giocato anche con qualche paura di troppo, la ripresa ha mostrato un volto diverso, se vogliamo anche più coraggioso, con quelle occasioni create in area avversaria che gridano ancora vendetta.
Si riparta quindi dalla solidità e compattezza dimostrata ieri, con la precisa presa di consapevolezza che al momento attuale serve solo pensare ad uscire dal fondo.
Un reset mentale necessario per poter lavorare in sintonia tra squadra ed allenatore.
Abbandonare anche solo temporaneamente il suo credo sarà invece un dovere da parte del mister, che non vuol dire rinnegare le proprie convinzioni, ma adeguarsi alle difficoltà attuali della squadra.
Solo con l’unione di intenti di tutte le componenti si potrà uscirne alla svelta.
La tifoseria è preoccupata, non potrebbe essere altrimenti, ma anche ieri ha aiutato la squadra sino al novantottesimo, dispensando anche applausi, pur in mezzo a qualche fischio di delusione.
E’ comprensibile che per qualcuno fosse anche più logico sostituire il tecnico, ma siamo sicuri che anche questi sono pronti a ricredersi se la squadra cambierà marcia.
Sarà importante anche il supporto a tutto tondo del DG Angelozzi per dare tranquillità alla squadra, plasmata da lui, nel bene e nel male.
Al mercato di gennaio ed a correggere errori e mancanze ci penseremo a tempo debito, ci sono 12 partite da disputare con il coltello tra i denti e la mentalità da battaglia…