Dopo la tragicomica espulsione di Migliore a Crotone, nel 2015, un nuovo incredibile capitolo della storia tra Pezzuto e lo Spezia Calcio si è scritto al “Penzo” di Venezia.
L’espulsione di Maggiore per una mano appoggiata alla schiena di un avversario, lontano dalla porta, grida vendetta e pretende chiarimenti.
Perchè non tutto può passare sempre cosi sotto silenzio, perchè queste sono partite importanti, sporche, maledettamente equilibrate e complicate, e non possono essere indirizzate in questa scellerata maniera.
Questa non è discrezione arbitrale.
Questa è voglia di mettere lo zampino in un risultato, condizionare una partita, volatilizzare punti preziosi.
E dire che, dopo quel fattaccio di Crotone, il sig. Pezzuto ha avuto con le aquile direzioni arbitrali “normali“, figlie probabilmente di quell’errore che fu marchiano.
Voglia, chissà, di metterci una pezza sopra.
Invece torna allarmante, tutto d’un colpo, il rapporto tra lo Spezia Calcio ed il fischietto di Lecce, in un contesto nel quale non si potrà più fare finta di niente.
Non adesso.
Si dirà che questo arbitro non è nuovo ad errori evidenti e a direzioni di gara altamente insufficienti.
Bene, lo si fermi.
Si abbia il coraggio di farlo, per il bene suo, del sistema calcio professionistico, e di una categoria, la serie B, che merita arbitri quanto più all’altezza, non segnati da errori ed orrori perpetrati nel tempo.
Non sappiamo se arriveranno chiarimenti ufficiali in merito all’assurda espulsione di Maggiore, vogliamo però credere che qualche domanda posta a voce alta arriverà agli uffici che contano.