La vittoria di Crotone continua, anche a distanza di ore, a riempire gli occhi dei tifosi aquilotti.
Tre punti pesanti, su uno dei campi più complicati e contro una formazione, quella di Stroppa, che era all’attacco del secondo posto in questo campionato.
Più di questo, ha potuto la grande prova collettiva dei ragazzi di mister Italiano, una prestazione che ha stupito per continuità lungo tutto l’arco dei novanta minuti.
Una difesa che si è confermata di ferro lasciando neanche le briciole ad attaccanti tra i più in forma della categoria, un centrocampo che ha saputo tenere in mano il pallino del gioco per lunghi tratti del match, ed un attacco che, davvero, ha saputo condensare un mix perfetto di velocità, imprevedibilità e concretezza.
Due gol in fotocopia, dopo azioni palla a terra, due terminali offensivi diversi che vanno in gol allo stesso modo.
Roba studiata, provata. Riuscita.
Non c’è dubbio, Vincenzo Italiano e i suoi ragazzi sono cresciuti insieme passo dopo passo, dopo un avvio di campionato oltre modo sofferto, confuso e, diciamolo, a tratti anche molto sfortunato.
Squadra ringiovanita lungo il percorso, rafforzata strada facendo di chili e di centimetri la dove occorreva, in alcuni ruoli chiave.
Il recupero di Bidaoui e Ragusa, qualche aggiustamento tattico essenziale per dare maggiore equilibrio tra i reparti.
Un portiere, non dimentichiamolo, che si è mostrato a livelli ottimali, ora perfino due nuovi centravanti e probabilmente le ciliegine di Vitale e Di Gaudio.
Sembra oro che luccica, ma forse davvero lo è.
La crescita, dunque, è stata parallela e progressiva tra tecnico e squadra, due entità che oggi si somigliano tanto per coraggio, fame e voglia di emergere.
Quasi una simbiosi, quella che sta facendo la differenza da qualche mese a questa parte.
Che la gente di Spezia se ne renda conto, ne apprezzi il significato e provi a spingere finalmente in maniera compatta, senza distrazioni di sorta.
Appassionata e spassionata.