In silenzio, lavorando sempre sodo dopo un primo periodo nel quale vedeva il campo con minor continuità, Riccardo Marchizza ha convinto Vincenzo Italiano, a suon di prestazioni positive, a puntare su di lui.
L’ha fatto a costo di costruirsi uno spazio quasi del tutto nuovo per lui, sulla fascia sinistra di difesa, lui che è un centrale naturale, mancino ma non di quelli che il destro lo usano solo per camminare.
Dopo i primi tentennamenti di uno spaesato Ramos, colui che il mister aquilotto si era portato da Trapani convinto potesse far bene anche qua, il difensore scuola Roma ha dapprima “tappato” quel buco, poi quel buco l’ha ricoperto di tanta sostanza.
Da li, non si è più spostato.
Facilità di calcio in ogni situazione, anche nelle condizioni di maggior pressione, ottima disinvoltura a giocare nello stretto, buona corsa, abilità naturali di marcatura, ideali quando si devono affrontare esterni pericolosi. Quasi mai il classe ’98 è andato in affanno.
Stupisce, anzi, la progressione anche qualitativa delle sue prestazioni, la sua personalità, la sempre maggiore disinvoltura nel presentarsi nella tre quarti avversaria o sul fondo, per un cross, per un’imbucata come quella fornita a Ragusa per il gol-partita contro l’Empoli.
Insomma mese dopo mese, vista anche l’esplosione di Erlic, ogni tassello è stato confermato al suo posto, per una linea difensiva verde ma di grande talento e prospettiva, che danno del “tu” al presente: da Scuffet a Ferrer, passando appunto per Erlic, Capradossi e Marchizza.
Una linea a quattro diventata a grandi passi un punto di forza assoluto dei bianchi, una delle migliori difese del torneo, quella che ha lasciato le minori occasioni da rete agli avversari.
Tornando a Marchizza, non deve stupire più di tanto il suo rendimento.
Si parlava già di lui una stagione or sono come possibile rinforzo in casa Spezia, lui che della “scuola Roma” è uno dei prodotti migliori usciti negli ultimi anni, dopo aver vinto da protagonista un campionato ed una coppa Italia Primavera e aver vestito le varie maglie delle Nazionali giovanili, fino a diventare capitano dell’Under 21 non troppo tempo fa.
Il Sassuolo ne detiene il cartellino e probabilmente lo riporterà a casa a fine stagione, dopo questi anni trascorsi, da giovanissimo, a farsi le ossa con profitto in B partendo da piazze del sud calde come Avellino e Crotone.
A meno che Angelozzi non trovi validi argomenti con la società nero verde, in attesa di capire le sorti sportive del nostro club che ha sempre più gli occhi puntati verso l’alto.