Non c’è nulla da fare, quest’anno con il Pisa era destino andasse allo stesso modo.
Sei punti lasciati nei due derby con i nerazzurri, autentica bestia nera dei bianchi in questa stagione.
Che questo sia un campionato nel campionato, complicato, difficile, dispendioso ed imprevedibile, ormai dai risultati di queste prime tre giornate si è capito.
Una sola squadra, il Cittadella, ha vinto tutte e tre i confronti, portandosi al secondo posto, poi una bagarre terribile, con tante squadre che possono ambire alla Serie A diretta.
Poteva esserci lo Spezia secondo, se Gyasi fosse stato più preciso nel primo tempo dopo il gol del vantaggio, anche se c’è da dire che Gori ha sfoderato una paratissima sull’attaccante spezzino.
Gyasi che è stato protagonista assoluto della prima frazione ma che ha pagato come altri le gare ravvicinate nei minuti finali del match, complici le tante assenze nel reparto offensivo.
Il Pisa ha prima pareggiato su errore in uscita della difesa spezzina con l’esordiente Vitale, poi all’inizio del secondo tempo ha preso coraggio per una decina di minuti, consentendo però le ripartenze ai bianchi che volevano vincerla.
I cambi come al solito hanno cambiato la gara, con le forze fresche il baricentro aquilotto è salito, ma i toscani hanno sempre difeso con ordine e determinazione, pur rischiando di capitolare.
La beffa all’85’ su un corner lungo che Marconi schiaccia con forza, saltando più alto di tutti e facendo carambolare la sfera sul corpo di Scuffet.
Una sorta di gol fotocopia rispetto a quello del 3 a 2 dell’andata, segnato da Benedetti.
La forza della disperazione non basta e arriva una nuova sconfitta interna che mancava da quella ormai lontana con il Benevento.
Ma è inutile piangere troppo sul latte versato, perché venerdì c’è già un nuovo scontro d’alta quota con quel Frosinone che al momento le ha perse tutte.
Sperando di recuperare al più presto qualche freccia per gli esterni, laddove l’abbondanza doveva farla da padrona e invece si fa fatica a proporre una rotazione, stante anche l’assenza all’ultimo minuto di Bidaoui, colpito da attacco febbrile.
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