Il PAGELLONE di Spezia-Cosenza – Gyasi al top, Mastinu goleador, Galabinov 27 minuti per deciderla

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SCUFFET – 6 In bilico tra 6 politico e senza voto, vince il 6 politico.

FERRER – 6 Lo spagnolo ritrova, come prevedibile, una maglia da titolare dopo il passo falso di Vignali a Frosinone. Non è brillante come nella stagione pre-covid, ma fa il suo, in una serata che si incanala subito sui giusti binari. Bel duello con Baez, che talvolta fatica a contenere.

TERZI 6,5 Ordinaria amministrazione, fisicamente regge bene fino all’ultimo anche perché i ritmi, con quel largo vantaggio, sono compassati.

ERLIC 7 Roccia pura, dalle sue parti stasera si è andati a sbattere. Può e deve crescere in fase di impostazione, in personalità. L’anagrafe è dalla sua.

MARCHIZZA 7 C’è chi pensava di vederlo centrale, nel suo vecchio ruolo, stante l’indisponibilità di Capradossi. Invece è ancora li, su quella fascia mancina divenuta ormai il suo habitat naturale. Il suo giardino. Sicuro, brillante, apre nei primissimi minuti il match come una scatola con quel cross delizioso dalla linea di fondo che trova puntuale una testa bulgara. Una traiettoria da guardare e riguardare. Il resto, beh.. diagonali puntuali, letture corrette, presenza costante. Una roccia.

ACAMPORA 6,5 Italiano affida a lui le chiavi del centrocampo, in un ruolo nel quale, in passato, non fece benissimo da testardo innamorato del pallone qual è. O qual’era. Ma stasera da regista difensivo sbaglia pochissimo, contiene al massimo, gioca sporco quando deve e muove bene palla, con rapidità. Tanta forza nelle gambe, cosi preziosa in questo momento, in questo Spezia sempre più incerottato.

BARTOLOMEI 7 Ritrova il suo ruolo naturale, mezzala destra, e quando sembra traccheggiare è proprio il momento nel quale gli basta un tocco di prima per imbucate sapienti, per recuperi palla essenziali, come in occasione del raddoppio aquilotto. Interdizione e imbucata verticale. Col pennello manda in gol Mastinu nella ripresa.

MORA 6 Non una serata da lavori extra, si gestisce, tampona, coordina con ordine i lavori sulla sinistra, su una catena che funziona. A tu per tu con Perina non riesce a trovare la porta solo grazie ad un intervento tutto istinto dell’estremo ospite. Un tempo a buona intensità.

MASTINU 7,5 Prima doppietta in serie B per questo sardo naturalizzato spezzino. Ancora esterno alto, gioca e fa giocare, punta, dialoga bene nello stretto, e zitto zitto trova due volte la via della rete, due gol che uccidono il match con un piattone servito nel cuore dell’area sugli sviluppi di un corner dalla destra, e con una precisa incornata da assist di Bartolomei che premia il suo inserimento alle spalle della difesa calabrese. Entra anche nell’azione del quinto gol, pura accademia, ma va saputa fare.

GYASI 7,5 Uno spettacolo, sul lungo e nello stretto, quando gioca per i compagni e quando può puntare, quando attacca e quando ripiega. Sta diventando a passo dopo passo uno degli esterni offensivi più forti ed incisivi della categoria, al quale manca solo ancora un po’ di cattiveria negli ultimi metri, nelle partite in bilico. Il suo gol è da dividere con Galabinov ma lui doveva essere li, e c’era, ha accelerato divinamente per esserci. Quando entra in campo, dalla sinistra, fa sempre la cosa giusta, cambi di campo razionalmente perfetti. Entra, divertendosi, nel quarto e soprattutto nel quinto gol. E’ manna pura per tutti, tecnicamente e fisicamente parlando..

GALABINOV 7 27 minuti per lasciare un segno tangibile nella partita, prima che la noia muscolare gli faccia lasciare anzi tempo il campo. Incornata perfetta in occasione del primo gol, quando gli basta prendere posizione sul difensore e colpire dando potenza e precisione. Sul secondo gol mette anche rapidità nel suo inserimento senza palla, Bartolomei lo pesca e lo scavetto ad eludere l’uscita di Perina è da applausi. Sarebbe stato gol anche senza l’intervento di Gyasi. Era in gran spolvero, appariva finalmente come quel centravanti a lungo aspettato. E’ bastato un movimento meno naturale del solito per rimetterlo fuori dai giochi, la sua fragilità fisica è oramai, purtroppo, acclarata. Speriamo non si tratti di nulla di grave, ma è comunque l’ennesimo cerotto pesante per il parco attaccanti.

NZOLA 6 Sostituisce Galabinov ed entra subito bene, con voglia e determinazione. Trova un gol facile facile su gentile omaggio di Gyasi. Commette però un errore grave, quando si fa ammonire scioccamente dopo aver allontanato il pallone a gioco abbondantemente fermo. Era diffidato e sarà squalificato, visto l’infortunio di Galabinov c’era da usare molta più testa. A Livorno mister Italiano avrà un centravanti di ruolo, Gudjohnsen.

MAGGIORE 6,5 Barlumi del “vecchio” Giulio, autore di una ripresa senza sbavature. Che sia di buon auspicio per un rush finale nel quale ci sarà assolutamente bisogno del suo talento.

RAGUSA 6 Va al piccolo trotto, basta cosi, in una situazione di punteggio rassicurante.

VITALE 6 Rileva Ferrer sulla corsia di destra, giocando uno scampolo di match con buona disinvoltura, in contesto favorevole. Chissà che possa rivelarsi una buona soluzione per il futuro.

Mister ITALIANO 7,5 Non era semplice alla vigilia, ma i suoi l’han fatta diventare semplice. Qui sta un po’ tutto il merito, e non è poco. L’approccio è di quelli “feroci”, ideali in questo tipo di partite quando poi, sai di poter contare su un tasso tecnico che deve fare la differenza, a parità di corsa e motivazioni. Sceglie Acampora come regista, gli disegna un vestito interessante chissà, anche per l’immediato futuro, quando si tratterà di lasciar libero Bartolomei di agire nella sua mattonella preferita. E poi riconferma Marchizza sulla sinistra, una mossa che paga subito.
Perde Galabinov per infortunio, la maledizione sull’attacco continua ma si guarda avanti comunque con fiducia, con i pochi che restano, sperando in qualcosa di non grave per il bulgaro.
I suoi sfruttano qualche rallentamento delle avversarie dirette e riguadagnano un po’ di luce in classifica, il secondo posto resta lontano, ma sarà determinante azzannare queste partite “meno” proibitive per assicurarsi un posto al sole in griglia Play Off. Troppo importante.

Arbitro MARINELLI 6,5 Valuta solo da giallo il fallo di Mora al limite dell’area, ma è la classica situazione al limite, nella quale non sbagli se dai solo il giallo, ma anche se estrai il rosso.
Sul rigore reclamato da Baez, la maglietta dell’attaccante calabrese non si tira ed è più lui a lasciarsi cadere. Nell’azione successiva Ferrer tocca Bittante sulla corsa, ma non da calcio di rigore. Per il resto serata tranquilla.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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