Il primo round lo vince il Chievo ed è una batosta immeritata per i ragazzi di Vincenzo Italiano, sorpresi nei primi minuti da una squadra di casa subito arrembante, ma soprattutto dal subitaneo vantaggio di Djordjevic che sfrutta una disattenzione di Erlic mettendo alle spalle di Scuffet.
Il gol manda in difficoltà mentale soprattutto i più giovani, con Ferrer che si fa tagliare fuori da una ripartenza di Obi per il secondo gol di Segre, bravo a farsi trovare pronto nell’inserimento.
E poi riprenderla in questi casi è affar difficile, perché metti i padroni di casa nelle migliori condizioni possibili, quelle di giocare di rimessa, tanto che le parti si invertono, così come gli spartiti.
A riprendersi i bianchi ci mettono più di venti minuti, ma quando lo fanno vanno subito vicino al gol con Di Gaudio, bravo a rubar palla al limite, meno bravo nella conclusione.
Ci si mette poi anche Semper che respinge una conclusione potente e precisa di Matteo Ricci dal limite.
La ripresa si gioca a una porta, anche se gli errori sono tanti, da una parte e dall’altra.
La svolta potrebbe arrivare con il rigore concesso su Nzola e battuto da Ricci, ma Semper indovina la seconda parata miracolosa della serata.
Poco dopo, dove Sempre non arriva, c’è la traversa a negare il gol a Nzola, bravo a girare di testa, ma non è serata.
Nel finale ci sono altre situazioni pericolose non sfruttate, mentre i padroni di casa prendono un palo, ma rimane il due a zero, pesante, ma ribaltabile.
Martedì al Picco il tutto per tutto, sarà difficile, ma è giusto e doveroso crederci, senza rammarico.
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