Non ha tanta voglia di parlare Vincenzo Italiano alla vigilia della semifinale di ritorno con il Chievo.
I discorsi stanno a zero, serve una reazione d’orgoglio per andarsi a riprendere la finale, ora distante due reti.
Per questo nell’intervista dell’ufficio stampa della società batte tante volte sull’orgoglio e la voglia di reazione dei suoi, più che altro.
“Dobbiamo provare subito a prendere in mano la gara e indirizzarla dalla nostra parte, un gol prima possibile. Tanti discorsi è inutile farli, ci siamo complicati la vita con quei nove minuti iniziali. Rimango comunque fiducioso perché la reazione c’è stata, almeno un gol sono convinto che lo meritassimo, a quel punto la gara di domani sarebbe stata meno complicata. Ma ormai è acqua passata, dobbiamo cercare di essere quelli che siamo stati tante volte in casa, una squadra arrembante che crea tante palle gol, facendo però attenzione a non concedere, altrimenti poi sarebbe durissima“.
Pochi concetti, ma la sua visione di quei primi minuti il tecnico aquilotto la vuol dare..
“Mi sento di precisare che non si tratta ne di approccio ne di esperienza, si tratta di un episodio sfortunato, con una palla che rimane a 5 metri dalla porta e quindi iniziare una partita così importante con questo handicap è tutt’altro che facile. Semmai si poteva evitare la seconda rete, lavorando meglio, ma poi la gara l’abbiamo presa in mano e già nel primo tempo abbiamo creato i presupposti per segnare. Creare 7 o 8 situazioni da gol in un contesto del genere non è affatto semplice. L’episodio del rigore poi ci ha penalizzato, perché poteva rappresentare la svolta. Ma è inutile discutere di ciò che è successo a Verona, dobbiamo fare di tutto per ribaltare il risultato e poi tireremo le somme“.
I tifosi ci credono e accompagneranno la squadra allo Stadio domani sera, un ulteriore motivo per provarci sino alla fine e regalargli una rimonta che dia la possibilità di giocarsi la finale.
“Siamo dispiaciuti di aver dato loro la delusione della sconfitta di Verona, ma li ringraziamo per essere venuti a Follo a incitarci. Per ciò che mi riguarda posso garantire che domani i miei ragazzi tireranno fuori tutto quello che hanno dentro, tutte le loro forze per fare un’altra impresa. Quest’anno ne abbiamo fatte tante, ma dobbiamo provare a stupire ancora una volta, per non lasciare nulla di intentato e non avere nessun rammarico. Sono convinto che tutti daranno il massimo, ci metto la mano sul fuoco…“.