Era nell’aria, ora tutto è sancito nero su bianco: mister Italiano si lega ai colori bianchi allungando il rapporto stabilito in origine col club di via Melara.
Non lo si legga come un gesto dovuto, talmente ampi sono gli argomenti alla base di un allungamento contrattuale mai troppo scontato e banale, anche per tecnici vincenti.
Qualcosa in più di un dovere morale. Un incontro di idee e di emozioni.
Alla base del rinnovo fino al 2022 vi è una vittoria sensazionale, certo, quella consumatasi il 20 agosto scorso al termine di un ‘annata da romanzo.
C’è però anche un modo d’intendersi e d’intendere il calcio, se è vero quanto è vero che la strada intrapresa da questo club è quella di lavorare con giovani di talento indipendentemente dalla categoria, giovani che necessitano di una scuola importante, umanamente e calcisticamente.
Vincenzo Italiano è considerato, non solo a Spezia, uno dei migliori allenatori del presente e del futuro, uno con idee non banali, uno che non “specula” ma che vuole sempre proporre, spingere, allargare il gioco e le idee. Il campo e le teste.
Quella che fu una scommessa di Guido Angelozzi oggi è pietra consolidata. Un condottiero vero.
Uno che ottiene tre promozioni consecutive partendo dalle serie minori, in grado di arrivare nella massima serie in una piazza, come quella spezzina, nella quale ci hanno provato in molti, anche in epoche di vacche meno magre sul mercato.
Lui e lo Spezia un volto solo, oggi ancor di più, alla vigilia della gara col Sassuolo che apre per davvero le porte di un paradiso mai esplorato.
“Mi sono affezionato a questa piazza, alla sua gente. Avverto tanto calore intorno a me. Se sono ancora qui è perché l’amore è ricambiato, dopo quell’inizio un po’ difficile lo scorso anno..”.
Buon vento, mister. “Solo orizzonti“, come piace dire a te.