Dopo 81 anni la Fiorentina tornerà a sfidare lo Spezia in campionato anche se c’è un precedente in amichevole, finita 2-2 il 24 agosto 2000 al Picco con gli ospiti in vantaggio 2-0.
Per i viola a “stelle e strisce”, grazie alla proprietà americana guidata da Rocco Commisso, c’è voglia di cancellare le due sconfitte contro Inter e Sampdoria e riprendere il cammino interrotto. Ma non è tutto, con la rosa messa a disposizione dell’allenatore Beppe Iachini la dirigenza si aspetta un campionato ben diverso da quello passato, concluso con la salvezza maturata soltanto a poche gare dal termine grazie al successo contro il Lecce lo scorso 15 luglio.
Sarà comunque una Fiorentina diversa da quella vista nelle precedenti tre gare complice l’addio di Federico Chiesa passato alla Juventus e l’arrivo di Callejon (svincolato dal Napoli), Barreca dal Monaco e Lucas Martinez Quarta dal River Plate, ma con tanta voglia di stupire grazie a un mix di giocatori giovani di livello e altri di elevata esperienza tra cui spicca Ribery.
Che Fiorentina vedremo contro lo Spezia? Iachini, subentrato lo scorso anno a Montella, si affida al classico 3-5-2 e sarà così probabilmente anche contro i bianchi, soprattutto perché l’ex Napoli non è ancora pronto per giocare novanta minuti.
Per la sfida contro la formazione di mister Italiano, il tecnico Iachini avrà l’infermeria vuota, avendo recuperato Castrovilli uscito per infortunio contro la Sampdoria, Pezzella, Ribery, Pulgar e Borja Valero.
A difesa di Dragowski ecco Milenkovic, Pezzella e Caceres con Martinez Quarta come prima alternativa.
Sulla destra, al posto di Chiesa e in attesa di inserire Callejon, spazio a Lirola mentre in mezzo al campo Iachini si affida all’esperienza di Bonaventura e al talento di Amrabat e Castrovilli comunque in ballottaggio con Duncan.
Sulla sinistra invece confermato Biraghi, mentre in attacco la certezza è Ribery poi si giocano una maglia Kouamè e Vlahovic, con l’ex Genoa al momento favorito.
Per Iachini il recupero dell’attaccante con un passato nel Bayern Monaco è una manna dal cielo soprattutto per la sua imprevedibilità e la possibilità di mettere i compagni in condizioni di impensierire la difesa ospite come è stato a Milano con l’Inter.
Sarà una sfida speciale per Kevin Agudelo: arrivato in maglia viola dal Genoa lo scorso gennaio, insieme a Kouamè, ha trovato pochissimo spazio scendendo in campo soltanto tre volte.