KRAPIKAS – 7,5 Che bravo il portierone lituano, non sono poche le situazioni di uno contro uno nelle quali chiude con decisione e tempismo da manuale lo specchio della porta. Procura il calcio di rigore in altra situazione di uno contro uno su Palacio ma si fa perdonare neutralizzando Barrow dagli 11 metri. La ciliegina sulla torta di una prestazione coi fiocchi.
SALA – 5,5 Arrugginito e impreciso dopo il rientro dall’infortunio, ne azzecca davvero poche in fase di uscita palla al piede. Al 60′ lascia il campo.
ISMAJLI – 6,5 Un osso duro questo nazionale albanese che, finalmente, riusciamo a scoprire e decifrare. Non sappiamo quanto sia abituato a giocare con questa linea alta, qualche imperfezione si nota ma non è serata per il guardalinee lati distinti. Ruvido e attento in marcatura, soprattutto dalla ripresa in avanti, quando la linea difensiva scappa meglio all’indietro rispetto ai primi 45 minuti.
CHABOT – 7,5 Altra prova di quelle importanti per il Nazionale Under 21 tedesco. Fenomenale negli uno contro uno, in più occasioni mixa perfettamente potenza e rapidità per togliere palla agli attaccanti di casa proiettati verso la porta, sempre col tempismo giusto. Un incubo per Orsolini e Barrow, decisivo anche nei tempi supplementari, quando lo Spezia è ancora e più di prima proiettato in avanti col baricentro.
MARCHIZZA – 6 Italiano gli riconcede una maglia da titolare, mette minuti preziosi nelle gambe alla ricerca della miglior condizione. Soffre la velocità e il talento di Orsolini, tampona come può. Non sale col tempo giusto in occasione del primo gol bolognese, è lui a tenere in gioco la trama offensiva felsinea.
AGOUME‘ – 6,5 Come a Parma, più passano i minuti e più sale di livello. Beata gamba e gioventù. Continuando cosi potrà trovare sempre più minuti col passare delle settimane, può essere un ricambio perfetto per i momenti nei quali c’è da mettere fisicità e gamba, nei secondi tempi.
DEIOLA – 6,5 Lui fa la solita legna e, come sempre, si vede poco ma c’è. Tiene bene i 120 minuti pur non essendo al meglio. Fa giocare male a più riprese il centrocampo di Mihajlovic.
MORA – 6 La catena di sinistra con Marchizza e Acampora non ha bisogno di particolare collaudo, gioca come può e come sa. Tanti chilometri, qualche sortita in avanti, poca incisività ma tanta sostanza. Usato sicuro.
AGUDELO – 6,5 Gioca tutto il match, palla al piede è frizzante almeno quanto l’umidità della serata. Gioca e fa giocare, punta e talvolta ubriaca, altre volte pasticcia o si intestardisce palla al piede, ma è sempre un bel vedere. Spina nel fianco costante. All’87’ fa un assolo da applausi ma sul più bello viene intercettato al momento del tiro. Un suo colpo di testa (proprio cosi..) manda in porta Piccoli nel primo tempo supplementare, spreca un 3 contro 2 in ripartenza, finisce stanco ma correndo dietro anche alle mosche.
ACAMPORA – 6 Un altro rientro prezioso per mister Italiano. Utile alla catena mancina in fase di palleggio e interdizione, non ha però la profondità di Gyasi o di Farias. Tenta la botta da fuori al 52′, mira alta ma consueta buona preparazione al tiro. Esce all’ora di gioco.
PICCOLI – 6,5 Un bellissimo gol in avvio, una scarica di tritolo di prima intenzione con palla che arriva in diagonale, senza pensarci un attimo. Una rete che ne svela il potenziale futuro. Cerca di tenere su palla ma non sempre è efficace in questo fondamentale, nonostante la sua mole. Lotta, si arrabatta, sbuffa, sgomita, ed è autore di un intelligente sponda di prima, da vera boa, per il gol del pareggio di Farias. Spreca una buona opportunità al 91′. C’è materiale importante sul quale lavorare.
MATTIELLO – 6 Rileva Sala al 60′, ha più gamba rispetto al compagno di corsia e si nota immediatamente. Quando il mister passa al 3-5-2 negli ultimi 10 minuti va a ricoprire un ruolo che conosce già, a tutta fascia. Può dare molto, può diventare padrone di questa fascia.
FARIAS – 7,5 Entra in partita come meglio non potrebbe, bellissimo il suo diagonale a giro che regala il 2-2 alle aquile a pochi giri di lancetta dal suo ingresso in campo. Cambia in qualche modo la partita, con lui lo Spezia cambia caratteristiche e marcia in fase di ripartenza, oltre ad acquisire tecnica e imprevedibilità negli ultimi 30 metri avversari, quando riesce a farsi trovare tra le linee. Palla d’oro per il primo gol di Maggiore, va vicino alla doppietta. Ci siamo, questo è il giocatore che attendevamo.
VIGNALI – 6,5 Entra con ottimo piglio e tanto turbo in fase di possesso palla. Gioca a sinistra senza alcun problema.
MAGGIORE – 8 Squarta il match a piacimento subentrando dalla panchina, lo taglia in due come in occasione della progressione che vale il gol del momentaneo 3-2 aquilotto, quando è bravo a colpire di prima intenzione col destro ma tardando il tiro quel tanto che basta per mandare leggermente fuori tempo l’estremo ospite. Il gol che chiude il match è un capolavoro di tecnica e di intelligenza calcistica, manda a vuoto il Giappone con una finta di corpo e senza altri controlli di palla la mette al sette sul secondo palo. Chapeau, Giulio. Prenditi anche questo palcoscenico, dopo esserti preso da protagonista, giovanissimo, la serie B.
TERZI – S.V. Si passa sapientemente al 3-5-2 col suo ingresso in campo, in quegli ultimi minuti nei quali il Bologna cercava tutte le sue punte con palle sporche e pulite.
All. ITALIANO – 7,5 Decide per un turn-over massiccio, e ha ragione ancora una volta. Più che di sorpresa, ormai, qui si parla di solida realtà, si parla di qualcosa di assolutamente speciale. Chiunque gioca esegue quel tipo di calcio li, segue quella filosofia li. Il grande nemico di giornata è un guardalinee che ne azzecca pochissime e rischia di far saltare in aria tutto l’impianto, senza il Var. Il 2-1 bolognese è in netto fuorigioco, ma non è l’unica svista della serata. Nella ripresa ordina ai suoi reparti più compattezza e ai difensori, in particolare, maggiore attenzione contro attaccanti che giocavano costantemente sul filo del fuorigioco. Riesce nell’impresa di far riposare tanti uomini importanti e di passare il turno in Coppa Italia, strappando ancora applausi a livello nazionale per personalità e mentalità con le quali affronta ogni tipo di match. Nota a margine, il Bologna ha giocato 120 minuti con un turn-over praticamente inesistente, lasciando o buttando dentro i migliori. Chapeau, mister.
Arbitro VOLPI – 5,5 Il secondo gol del Bologna è in netto fuorigioco, come un altro paio di azioni pericolose dei felsinei, anche se non è lui che sventola la bandierina. Lui invece sventola cartellini, qualche volta a sproposito.