PROVEDEL – 7 Bravo su Ounas nei primi minuti, un’uscita sui piedi efficace dopo che il franco-algerino ha seminato il panico nell’area aquilotta. Reattivo su un colpo di testa in chiusura di primo tempo, incolpevole sul primo gol, beffato dal tacco di Pavoletti sul suo palo, tiene in piedi la baracca al 77′ con una respinta fenomenale di piede di fronte a Sottil lanciato a tu per tu con l’estremo aquilotto. Si conferma una certezza.
FERRER – 6 Non è un compito agevole frenare questo Sottil, pasticcia un pò, rimedia un giallo per tappare un suo errore in disimpegno, prova qualche discesa interessante ma su certi palloni non riesce ad imprimere i giri giusti, quando annusa l’area di rigore avversaria. Italiano decide di non rischiare nulla e lo toglie dal campo all’intervallo.
TERZI – 6,5 Regista arretrato come da sua migliore tradizione, gioca semplice, talvolta ruvido ma è l’atteggiamento generale che porta i difensori ogni tanto a rischiare l’anticipo e i tempi. Lascia il campo all’ora di gioco per lo stesso motivo di Ferrer, già ammonito e nel contesto di un arbitraggio assolutamente imprevedibile.
ERLIC – 6 Duello ad alte vette con Pavoletti, ha spesso la meglio su di lui, è attento e con Terzi l’intesa è naturale, ancora da affinare invece quella con Chabot. Il centravanti di casa lo sorprende, ma sorprende un po’ tutti, in occasione del colpo di tacco che porta al momentaneo vantaggio i padroni di casa. Trova qualche anticipo di meno nei secondi 45 minuti di gara.
BASTONI – 7 Primo tempo sontuoso per il ragazzo di Piana Battolla. Vince tanti contrasti, ha gamba per mettere spesso la freccia e pescare cross velenosi o duetti intelligenti al limite dell’area avversaria. Come in occasione del gol di Gyasi, quando è bravo a lanciarsi palla al piede, bostik e tecnica, saltando tre avversari usando suola, interno ed esterno piede con rapidità e coefficiente di difficoltà elevato, offrendo a Gyasi l’appuntamento giusto col gol a pochi passi dalla porta. Perde Zappa in occasione dell’imbucata che porta il cagliaritano al cross vincente per Pavoletti, ma l’errore è più di reparto e tanto merito va allo sviluppo dell’azione verticale avversaria. Altro mattone di fiducia per lui.
RICCI – 6,5 A tratti davvero impeccabile in regia, millimetrico, bellissimo a vedersi. Gioca di prima con ancora maggior coraggio rispetto alle scorse settimane, trova spesso un corridoio invitante nel quale lanciare Gyasi, ma è illuminante anche una sua verticale su Nzola che solo per una questione di rimbalzo non si invola a tu per tu con Cragno. Prezioso il suo lavoro ai fianchi su Joao Pedro. Cala leggermente nella ripresa, ma i suoi ritmi nei primi 45 minuti di gioco sono stati molto intensi. Lascia il campo all’83’
ESTEVEZ – 6,5 Riscaldamento col 10, col nome di Maradona sulla schiena per questo talento argentino che omaggia alla sua maniera il magnifico connazionale. Gioca un’altra bella gara, ha tecnica raffinata e alcune giocate sono dettate da una velocità di pensiero importante. Fa spesso la cosa giusta, gli manca solo la “stoccata” velenosa, che ha nelle corde. Bene anche in fase difensiva, provvidenziale un suo intervento sulla traiettoria di tiro di Sottil che colpisce a botta sicura. Peccato l’ammonizione, figlio della sua tempra albi-celeste, che porta Italiano a sostituirlo presto.
MAGGIORE – 6 Primo tempo opaco per Giulio, non trova quasi mai la giocata per sé e per i compagni, finendo a volte per intestardirsi e perdere palla. Cresce, pur senza strafare, nella ripresa, quando mette piede con maggiore convinzione negli ultimi metri avversari. Strozza una conclusione senza pressione avversaria al 54′, è un pò precipitoso in un’altra, nella quale prova una giocata complicata al volo. Però c’è, c’è molto di più nei secondi 45 minuti.
GYASI – 6,5 Anche oggi gioca sulla destra per lasciar spazio a Farias sulla corsia preferita dal brasiliano. Primo tempo intenso nel quale difetta l’ultima giocata, l’ultimo suggerimento. Trova però l’imboscata giusta fiutando la grande giocata di Bastoni in occasione del vantaggio aquilotto, una deviazione in rete da rapace.
Nella ripresa è contenuto con maggiore sostanza e per questo Italiano decide di sostituirlo al 79′. Questa è quasi una notizia..
FARIAS – 6 Primi 20 minuti di grande ispirazione, trova corridoi e luci interessanti in coppia con Bastoni e va due volte vicino al gol, di destro con una sua classica azione personale portandosi palla, con un primo controllo delizioso di suola, dal sinistro al destro e girata sul secondo palo fuori di poco, poi con un bel controllo sullo stretto destro-sinistro e diagonale potente sul quale trova l’intervento prodigioso di Cragno. Di Francesco fiuta i pericoli e trova le contromisure giuste sul brasiliano, che da quel momento “sparisce” un po’ dal match, spreca qua e la nella ripresa, fino a indovinare però, quasi sul gong, il filtrante per Piccoli che vale poi il calcio di rigore conquistato da quest’ultimo. Discontinuo, ma la sensazione è che dai suoi piedi e dalle sue giocate possano uscire punti pesantissimi.
NZOLA – 6,5 Primo tempo nel quale non riesce a fare la voce grossa in tema di copertura palla e conseguente smistamento della manovra sulle corsie laterali, ossia quel che Italiano chiede ripetutamente ai propri centravanti. Si arrabatta qua e la alla ricerca di qualche spallata vincente, trova la palla giusta per Farias al 22′, ma fatica a incidere e a prevalere anche fisicamente. Leggermente meglio nella ripresa, trova pochi argomenti validi per far male ma trasforma con freddezza un calcio di rigore a tempo scaduto che non è mai roba banale, portando in dote un punto quanto mai prezioso.
SALA – 6 Entra in avvio di ripresa, lo fa maluccio e con un pò di approssimazione nelle prime due giocate, ma ha il merito di ritrovarsi subito e di giocare con buon profitto e con attenzione nelle due fasi. A pochi minuti dal termine una bella iniziativa personale sulla corsia di destra, palla al centro con la giusta dose di veleno, ma i compagni sprecano.
CHABOT – 6 Rileva Terzi e la sua fisicità potrebbe rivelarsi subito determinante in un paio di situazioni da corner nelle quali è sfortunato, soprattutto al 70′, quando la sua inzuccata imparabile non trova la porta per pochissimo. Con Cerri duello probante, complicato.
DEIOLA – 6,5 Entra con buon piglio in un momento nel quale l’inerzia è tutta dalla parte sarda. Non facile sostituire questo Estevez, porta però linfa e forze fresche in coppia con Sala, e poi con Agudelo, nei minuti finali.
AGUDELO – S.V.
PICCOLI – 6,5 Gettato nella mischia nei minuti finali col compito di andare a far battaglia su qualunque palla, una soluzione di potenza in coppia con Nzola che alla fine viene premiata. È bravo infatti a trovare una profondità non semplice in pieno recupero, perfino saggio nel cercare e trovare un controllo orientato che lo proietterebbe solo davanti a Cragno, procurandosi la giocata decisiva che porta Nzola sul dischetto.
All. ITALIANO – 6,5 Primo tempo sulla falsa riga delle migliori prestazioni stagionali: mentalità da “grande“, possesso palla a tratti disinvolto, baricentro alto e controllo dei ritmi, maggiore pericolosità rispetto all’avversario. Il tutto sfocia in un vantaggio meritato. Nella ripresa deve cambiare qualcosa a causa delle ammonizioni subite dai suoi, ma la testa fin li tramortita dell’avversario trova linfa con l’episodio favorevole in occasione del pareggio di Joao Pedro, con quella palla sporca carambolata sulla schiena del fantasista di casa che si trova un gioiello improvviso da battere a rete. Da li i suoi subiscono maggiormente l’iniziativa avversaria, perdono qualche seconda palla di troppo, subiscono il raddoppio con una giocata deliziosa di Pavoletti e rischiano di capitolare in un paio di situazioni, senza però mai rinunciare a cercare la controffensiva, mai del tutto efficace una volta raggiunto il limite dell’area avversaria: manca l’ultimo passaggio e un po’ di concretezza negli ultimi metri. Decide di non rischiare oltre modo Ferrer, Terzi ed Estevez ammoniti nel primo tempo, prova il tutto per tutto inserendo una punta, Piccoli, per un centrocampista, Ricci, buttandola anche un po’ sul fisico negli ultimi minuti nei quali cerca di mette maggiore densità e prepotenza fisica in prossimità dell’area di rigore cagliaritana: il gioco gli riesce, dove non arriva Nzola ad attaccare la profondità, arriva Piccoli, per l’ultima decisiva giocata. Un punto strappato con i denti, col carattere. Un punto che farà ancora morale, oltre che classifica.
Arbitro MARINI – 5,5 Bravo a vedere e concedere il rigore nel recupero, come già successo, proprio con lui, nella gara di Parma. Non convince invece la gestione dei falli ma soprattutto dei cartellini. Troppo celere a estrarli per i bianchi, quanto molto restio a farlo per i padroni di casa.