Ci voleva un’impresa per uscire con i tre punti dal “Maradona“, preziosissimi, e portare una ventata di ottimismo alla squadra dopo le recenti delusioni.
E impresa è stata, anche perché stasera per volume di gioco, tiri verso la porta e difficoltà create, i bianchi hanno probabilmente trovato la squadra che più li ha messi in apprensione.
C’è voluta una prestazione di grande attenzione, intelligenza e cuore per riuscire a ribaltare il passivo, soprattutto una volta rimasti in 10 per un’espulsione molto discutibile.
Le sofferenze maggiori nel primo tempo, specie nei primi minuti, sorpresi da un Napoli subito in campo ai trecento all’ora, pressing altissimo, conclusioni a ripetizione.
Un tempo che finisce zero a zero ma che i padroni di casa avrebbero meritato di finire in vantaggio.
Ma dopo le tante volte in cui gli aquilotti uscivano del campo con i complimenti ma senza punti, il fato e la serata giusta hanno ribaltato l’assioma, anche se, c’è da dirlo, la ripresa ha poi visto uno Spezia migliore.
Italiano inserisce Pobega e Gyasi per Deiola e Agudelo, il gioco ne guadagna, i bianchi tengono meglio il campo, anche se vanno sotto per il gol di un nuovo entrato come Petagna.
La reazione c’è e porta al rigore guadagnato da un Pobega entrato con il piglio e la voglia giuste e realizzato dalla freddezza di Nzola.
Peccato che l’ennesima esagerazione arbitrale per poco non costi cara, con Ismajli che viene espulso per due falli veniali.
Manca ancora tanto, ma Italiano lascia due punte davanti e sono proprio loro a mettere a frutto il gol del 2 a 1, la preparazione di Gyasi, la potenza di Nzola che calcia sul palo, l’intelligenza di Pobega che segue l’azione in area di rigore.
Tutto perfetto, come il finale, sofferto, ma nel quale i bianchi hanno tenuto botta e nel quale si è visto anche il nuovo acquisto Saponara.
Ora la classifica sembra anche meno cattiva, con qualche punto raggranellato alle situazioni negative recenti.
Adesso testa alla Samp che oggi ha battuto l’Inter, ci aspetta un’altra battaglia, al Picco.
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