Dopo la sconfitta per 2-0 del “Ferraris” contro il Genoa, il tecnico dello Spezia Vincenzo Italiano ha analizzato così la prestazione della sua squadra.
Oggi lo Spezia ha fatto fatica ad essere lo Spezia: abbiamo visto alcune disattenzioni in difesa che si sono notate di più contro le squadre vicine a voi in classifica.
“Uno dei nostri problemi è che non riusciamo ad essere costanti e a ripetere le prestazioni sotto l’aspetto della concentrazione e dell’attenzione come abbiamo visto due giorni fa con l’Inter. Non riusciamo ad avere questa continuità ed è difficile perché gli altri sono più forti di noi e se non mettiamo cattiveria e furore agonistico in una gara come oggi, è normale fare fatica”.
Mercoledì avete fatto una gara importante al “Picco” contro l’Inter: in questo momento in cui gli stadi sono chiusi al pubblico, trova un nesso con la difficoltà della sua squadra nel fare punti fuori casa, visto che questa è la sesta sconfitta consecutiva?
“All’inizio riuscivamo a essere concreti anche nelle partite in trasferta: in questo momento abbiamo difficoltà a finalizzare l’azione e se non riesci a tenere vive le partite, subendo il raddoppio, poi è ancora più complicato. Lo Spezia è nato quest’anno sapendo che sarebbe dovuto arrivare all’ultima giornata soffrendo e sono convinto che alla fine sarà così”.
Forse questa sconfitta è stata causata anche da un momento negativo a livello di energie dei suoi giocatori chiave?
“Due giorni fa abbiamo fatto una gara clamorosa dal punto di vista del dispendio energetico perché abbiamo tenuto per novanta minuti una corazzata come l’Inter, quindi non è un problema di reazione o fisico. Nel girone di ritorno, soprattutto fuori casa, non riusciamo a essere costanti: forse è la poca maturità che abbiamo o il fatto che soffriamo un avversario come il Genoa”.
La mentalità per raggiungere quella continuità che in questo momento manca alla sua squadra, secondo lei è si può migliorare o è molto difficile da inserire nella testa dei suoi giocatori?
“Questi atteggiamenti che non riesco a vedere nei ragazzi sono quelli che forse anch’io nei primi anni in serie A avevo. Sarebbe fondamentale per lo Spezia mantenere la categoria, continuare a fare esperienza e adattarsi ai ritmi di questo campionato: a questo punto sono convinto che potrebbe arrivare quella crescita. In questo momento invece alterniamo cose belle ad altre meno belle, ma sono convinto che lo scatto passi attraverso il mantenimento della categoria”.
Zappacosta oggi ha fatto quello che ha voluto contro Vignali: fino a dove ha cercato di intervenire per dare assistenza a Vignali che soffriva e quando invece si è dovuto fermare per non sbilanciare la difesa?
“Il fatto che ho cambiato molti giocatori significa che non abbiamo punti fermi e cerchiamo di coinvolgere tutti perché le caratteristiche dei giocatori sono molto simili. Chiaramente oggi qualcuno doveva andare a sostenere il compagno in difficoltà: sul gol è stata triplicata la marcatura su Zappacosta, ma lui va via a giocatori molto forti e può scappare anche a Vignali”.
Come spiega il momento negativo di Nzola? In questo momento non è meglio Piccoli?
“Nzola ha avuto un problema alla caviglia ed è stato fuori quasi due mesi; da quando è rientrato non è quello che è stato nel girone di andata, ma per recuperarlo dobbiamo dargli fiducia e minutaggio. Si muove tanto, dà una mano ai compagni e aiuta molto la squadra: purtroppo non riesce a fare gol e questo per un attaccante è un problema enorme”.
A quanti punti ci si salva quest’anno secondo lei?
“Non lo so: so che questa era una partita importante e sarebbe stato fondamentale vincerla. E’ chiaro che non fare punti, ci costringe a dare il massimo in queste ultime cinque gare perché servono ancora punti e dovremo farne il più possibile”.
