È un momento tremendamente delicato, inutile nasconderlo, quello che sta attraversando la squadra in questa settimana.
La situazione fisica è precipitata, dopo le tre gare in una settimana, due delle quali molto impegnative contro Juventus e Milan.
La ristrettezza di cambi in determinati ruoli, centrocampo ed esterni difensivi, fa si che siano sempre i soliti ad andare in campo, mettici poi gli infortuni traumatici subiti da Agudelo e Maggiore, a completare un quadro preoccupante.
Oggi a Verona Thiago Motta dovrà letteralmente inventare una squadra, farcendola gioco forza di elementi con spiccate attitudini offensive, anche nella zona nevralgica del campo.
Il tecnico non si è lamentato nemmeno prima della partenza per il Veneto, ma di certo perdere un giocatore al giorno non è certo usuale e lo costringerà a forzature tecnico – tattiche non ottimali e per di più in una gara importante dal punto di vista della lotta alla salvezza.
Dopo Jacopo Sala, infortunatosi venerdì, ieri mattina nella rifinitura è stata la volta di Mehdi Buorabia che ha alzato bandiera bianca e sarà quindi assente.
Inoltre il giovane Nguiamba, arrivato in settimana, non è stato ancora ritenuto idoneo a essere schierato ed è rimasto a casa, mentre fa parte della spedizione Sher, alla prima convocazione.
Vero è che ogni volta che questa squadra si è dovuta disimpegnare nelle difficoltà ha sempre risposto presente sino a ora, tranne a Roma con la Lazio nel secondo tempo, ma di certo ciò che si è venuto a creare è un problema di difficile gestione.
Ma oggi c’è un impegno importante e va onorato al massimo delle possibilità, per sfruttare poi la sosta al meglio cercando di recuperare più effettivi possibile in vista dell’altro delicato match con la Salernitana al Picco.
Inutile al momento cercare colpevoli, di certo ci sta mettendo ormai da mesi tanto del suo la sorte, mai così avversa e accanita come in questo periodo, tanto da sperare che prima o poi si inverta il segno, ma per ora c’è anche da combattere quella, basta che non si pensi che sia l’unica spiegazione ai problemi.
Oggi al “Bentegodi” ci vorrà qualcosa in più di una buona prestazione, ci vorrà una di quelle gare con l’attenzione e la concentrazione al massimo, per sfruttare poi quelle qualità che questa squadra ha dimostrato di avere nelle ultime uscite, seppur senza ottenere punti pesanti.
Di certo ci sarà la spinta degli oltre 500 tifosi che sosterranno la squadra in questo delicato match salvezza.
A buttar giù il possibile undici iniziale non ci proviamo nemmeno, non vorremmo essere nei panni del tecnico italo-brasiliano che però, siamo certi, ci farà vedere uno Spezia credibile anche oggi…