Un pari contro il Sassuolo di questi tempi va preso e messo li senza discuterne tanto, ma di certo la squadra di Motta oggi ha sfiorato una vittoria che sarebbe stata molto pesante, per morale e classifica.
In vantaggio per due a zero, i bianchi sono stati ripresi dalle giocate di Raspadori, bravo a sfruttare la sua abilità al tiro riuscendo a infilarsi nelle maglie della difesa spezzina.
Una gara che Motta si è giocato con il 3-5-2 che in questo periodo è diventato il sistema di gioco per evitare di proseguire nell’emorragia di gol subiti che si stava facendo pesante.
A fianco di Nzola si piazza Manaj, il migliore dei suoi a Milano con l’Inter e anche oggi in vena di giocate e autore del gol che porta in vantaggio gli aquilotti.
Dionisi tiene a riposo inizialmente Raspadori schierando Defrel con Scamacca e Berardi, ma è l’inizio degli ospiti a spaventare i ragazzi di Motta con la punizione di Berardi che, deviata da Provedel, colpisce la traversa.
Scampato il pericolo lo Spezia si compatta e prova a non subire gli attacchi dei neroverdi, Scamacca però si gira in un fazzoletto al limite dell’area e colpisce la traversa a portiere battuto.
Lo Spezia si scuote, capisce come far male agli ospiti e inizia a lanciare Reca e Nzola negli spazi.
Da una di questa accelerazioni scaturisce un gol di Kovalenko, annullato per fuorigioco millimetrico.
Ma è la successiva ripartenza di Reca con cross perfetto per Manaj a mandare i bianchi in vantaggio, si va al riposo sull’uno a zero.
Nella ripresa Dionisi passa al 4-2-3-1 inserendo Raspadori che si rivelerà la mossa decisiva.
È lo Spezia però a trovare il raddoppio con un’azione caparbia di Nzola che arriva sul fondo, vince un rimpallo e serve a Gyasi una palla solo da spingere in rete.
Ma la gara è tutt’altro che chiusa, Dionisi fa entrare anche Boga, Motta sceglie Bourabia e Verde per sala e Kovalenko, ma la pressione degli ospiti viene premiata dal gol di Raspadori, bravo a sfruttare una corta respinta di Amian.
Gli aquilotti però potrebbero chiuderla in contropiede, Maggiore ha una palla d’oro ma cincischia e si fa recuperare.
Dall’altra parte è ancora decisivo Raspadori, con una conclusione dal limite che si va a infilare a fil di palo.
Il finale è convulso, Nzola va vicinissimo al terzo gol con una contropiede e conclusione sul portiere in uscita, mentre il Sassuolo continua il forcing per provare a vincerla.
Alla fine è un due a due che alla resa dei conti si può definire giusto, anche se i tre punti così vicini lasciano un po’ di amaro in bocca.
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