Dopo il pareggio con il Sassuolo di domenica scorsa, mancano ora 3 gare al termine del girone ascendente, più quella di Coppa Italia con il Lecce al Picco.
Roma e Napoli in trasferta ed Empoli in casa, queste le tappe, ma proviamo ad analizzare il momento in casa Spezia con il nostro borsino.
Partiamo dai PRO di questa settimana:
Il pareggio con il Sassuolo – Proviamo ad analizzare il punto con i neroverdi, provando a guardarlo considerando il bicchiere mezzo pieno.
Del resto la squadra di Dionisi veniva da prestazioni importanti contro squadre di prima fascia, oltre ad aver fatto meglio in trasferta, il doppio vantaggio aquilotto è arrivato sfruttando le loro debolezze.
Dato senz’altro positivo visto che erano due gare che i bianchi non segnavano.
Inoltre i gol sono arrivato da due azioni manovrate seppur abbiano sfruttato anche errori degli avversari.
Carattere e personalità – Uno degli aspetti più positivi che la gara con gli emiliani ha mostrato, è stato il carattere con il quale la squadra l’ha affrontata.
Carattere e personalità, caratteristiche che saranno molto importanti nella lotta per la salvezza.
Insomma quel qualcosa in più, non solo dal punto di vista della prestazione tecnica, ma anche per ciò che riguarda tutti gli aspetti dell’incontro, quel “farsi rispettare” necessario, visto anche il ruolo della squadra in questo campionato.
Un ruolo da “piccola” che stiamo già abbastanza subendo nelle direzioni di gara.
Il primo gol di Manaj – Tra i migliori in campo da due gare, Rey Manaj si sta prendendo il posto da titolare al fianco di Mbala Nzola, che del resto non può che giovarsi degli spazi aperti dall’albanese.
Con Il Sassuolo ha messo in mostra le sue qualità, caparbietà, protezione della palla, determinazione e tutto questo condito con il gol che gli ha di sicuro dato ulteriore spinta nella sua fase di crescita.
Nelle prossime gare è atteso alla conferma, specie se Motta deciderà di puntare ancora sul 3-5-2 che ne esalta le caratteristiche.
Passiamo ora ai CONTRO di questa settimana:
Altri gol presi – Con i due gol subiti dai neroverdi, sono 36 in totale da inizio campionato, anche se, dopo la gara con l’Atalanta, l’attenzione difensiva è aumentata e la squadra appare più equilibrata.
Merito anche del 3-5-2 che dà maggiore copertura se applicato nella maniera giusta, ma di certo occorre ancora uno step di crescita per subire ancora meno.
Del resto la copertura a centrocampo non sempre è stata ottimale e servirà il recupero completo di Bourabia e il rientro di Leo Sena, nonché l’inserimento di Nguiamba e Sher.
Il peso della classifica precaria – Thiago Motta non cerca alibi, quindi è un tasto che tocca poco, così come i giocatori, ma non è difficile pensare che alla squadra da qualche gara pesi la classifica precaria.
Il tutto acuito dalla giovane età del gruppo che anche inconsciamente sente il peso della necessità di far risultato a tutti i costi.
Intendiamoci che si dovesse lottare con le unghie e con i denti per la salvezza lo sapevano tutti i componenti della rosa, ma di certo bastava avere quei 4 o 5 punti in più, peraltro meritati, per affrontare con più tranquillità certi impegni.
Del resto a inizio campionato in alcune gare la squadra è apparsa più sciolta, nonostante le tante assenze.
Il difficile adattamento al 3-5-2 – Abbiamo parlato dei pregi legati all’adozione del 3-5-2, un sistema di gioco che permette anche un veloce ritorno al 4-3-3 con Gyasi a fare da elemento chiave.
Ma al momento la difficoltà è proprio quella di trovare un altro elemento offensivo che possa fare il ruolo dell’italo-ghanese senza farlo rimpiangere.
Ci hanno provato Antiste e Salcedo con il Bologna, ma la sensazione è stata quella che fossero più preoccupati ad assolvere i compiti difensivi che non a mettere in pratica quelli offensivi.
Del resto ci sono anche Strelec e Colley che appaiono sacrificati con questo sistema, tanto che, come già successo con Verde nell’ultima gara, dovranno provare ad adattarsi anche nel ruolo di mezzala.
Torneremo presto sull’argomento.