Lo Spezia perde 3-0 contro l’Inter a “San Siro”: il tecnico bianco Luca Gotti ha parlato nel post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match contro i nerazzurri.
Lei aveva detto che ci sono gare ingiocabili, in realtà questa sera non è stato cosi, abbiamo visto uno Spezia coraggioso.
“Non sono stato molto contento del primo tempo perché avevamo preparato qualcosa a livello difensivo che non siamo riusciti a fare, ovviamente anche per merito di un avversario molto forte. Tutta la catena di destra scappava anziché scivolare e andare in aggressione togliendo soluzioni al loro attacco, ma soprattutto abbiamo avuto poca qualità nel palleggio. Abbiamo fatto meno rispetto a quelle che sono le nostre qualità: nella ripresa abbiamo sistemato qualcosa, poi abbiamo preso il gol del 2-0. Il secondo tempo è stato gestito in una maniera diversa”.
Tra le squadre del vostro livello, come giocherà lo Spezia in questo campionato? Punterà a giocare all’attacco?
“Al di là della filosofia di gioco ci sono momenti del campionato in cui si possono fare o no certe cose: il punto di equilibrio per noi squadre piccole è fondamentale da trovare e bisogna sfruttare le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Oggi, dopo 35 minuti in cui siamo riusciti a tenere il risultato, io comunque non sono contento del primo tempo della mia squadra”.
Quanti sono i meriti dell’Inter e quanti i demeriti dello Spezia?
“Non tolgo nessun merito a una squadra fortissima come l’Inter. Prendi gol se stai con la difesa bassa e prendi gol se stai con la difesa alta: devi scegliere quale strada prendere. In 38 partite c’è sempre da fare un passo in più, migliorando le cose che sono andate male nella sfida precedente, come per esempio è accaduto questa sera”.
Su cosa basa lei la costruzione delle sue squadre?
“Come tutti gli allenatori, penso che prima del giocatore ci sia l’uomo. È molto importante relazionarsi nel modo giusto con le persone e non sempre basta una carezza: siamo un gruppo di persone che diventano una squadra e se ci si relaziona solo col pensiero tecnico-tattico, si perdono delle risorse molto importanti. Gli aspetti emotivi e caratteriali fanno la differenza”.
Cosa cerca ancora lo Spezia in quest’ultima fase di mercato?
“Ci siamo detti cose precise e cerchiamo qualità fisiche e tecniche specifiche nei diversi ruoli chiave per il campionato che deve fare lo Spezia. C’è grande condivisione con il club su quelle che riteniamo siano le esigenza, poi vedremo se sarà possibile arrivarci”.
Secondo lei quest’anno ci saranno più squadre che lotteranno per la salvezza?
“La mia impressione è che le prime sette otto squadre del campionato siano tutte migliorate e alcune anche di molto. Si apre un divario fra quelle squadre e le altre che fanno lo stesso campionato. Non so se sia davvero sparita la terra di mezzo di quelle squadre che occupano la decima posizione, però di sicuro c’è una forbice più ampia”.