Lo Spezia cade in casa contro la Lazio che infligge un pesante passivo agli aquilotti, 0-3, in una serata in cui gli uomini di Semplici riescono comunque a uscire a testa alta data l’estrema difficoltà della sfida e l’approccio propositivo del primo tempo.
Semplici, complici le tante assenze a centrocampo, lancia Esposito in mezzo al campo con Ekdal e Bourabia ai suoi lati.
Nonostante l’esterma qualità della mediana biancoceleste il terzetto interpreta bene il match limitando il raggio di azione dei vari Milinkovic e Luis Alberto.
Quest’ultimi costringono le due mezzali a fare una partita di sacrificio anche se sono proprio Ekdal e Boura a creare le due chance più importanti del match con il primo murato da un miracoloso Provedel e il secondo che in avvio centra la traversa su assist proprio dello svedese ex Samp.
Semplici aveva detto in conferenza di non voler rinunciare a giocare e nel primo tempo la squadra dimostra grande personalità uscendo dalle situazioni intricate senza mai perdere la calma e sempre palla a terra.
Il copione si ripete più e più volte con la palla che viene scaricata sull’esterno offensivo che a sua volta appoggia per la mezzala che prova il suggerimento in profondità.
Ad un certo punto, peró, arriva il vantaggio Lazio su rigore originato da un errore di Nikolaou che legge male una situazione di gioco lasciando una prateria a un centometrista come Felipe Anderson.
Il brasiliano viene steso da Ampadu che interviene alla disperata, rigore Lazio e gol di Immobile.
Da qui in avanti lo Spezia fa un po’ di fatica a riaffacciarsi sulla trequarti biancoceleste e anche nel secondo tempo la situazione, occasione di Ekdal a parte, non cambia.
Il buon possesso palla dei bianchi risulta sterile e i cambi di Semplici non riescono ad accendere delle scintille.
Il 4-3-3 a specchio e il piano gara di non aspettare la Lazio nella propria metà campo è risultata una buona interpretazione ma alla lunga la superiorità tecnica della squadra di Sarri si è vista e le tante assenze in casa Spezia non hanno di certo agevolato le scelte in corso d’opera di Semplici.
Nella ripresa la Lazio può giocare nel modo più congeniale, squadra corta e difesa sulla trequarti, tanto che soprattutto gli esterni di Semplici fanno fatica a dialogare con il resto della squadra.
Pochi spazi per attaccare la profondità per Gyasi e compagni, tanto che troppo spesso sono costretti a giocare spalle alla porta, facendo ripartire l’azione all’indietro.
Pochi spazi di manovra quindi e una difficoltà a dialogare con il centravanti, anche quando successivamente entra Shomurodov, del resto non a caso la squadra di Sarri ha la miglior difesa del torneo.
I numeri della gara testimoniano il dominio dei biancocelesti negli ultimi 16 metri e nelle occasioni create: sono 13 i tiri tentati dalla Lazio (6 gli aquilotti) di cui ben 7 verso la porta contro i soli 2 dello Spezia.
Il piano gara di Semplici di cercare di fare la partita nonostante la caratura dell’avversario è testimoniata, invece, dal 53% di possesso palla e dai 512 passaggi completati (467 Lazio) anche se alla fine lo Spezia ha fatto fatica a rendere efficace questo fraseggio nella metà campo avversaria.
Qui sotto tutti i numeri del match:
Serata fresca, terreno ottimo. Recuperi: 5' - 3'
VOTI:
ALL. SEMPLICI - 5,5
ALL. SARRI - 6,5
Arbitro IRRATI - 5