In casa Spezia la situazione si complica con gli aquilotti che perdono 0-2 con il Monza e vedono il Verona agganciarsi a quota 27 in classifica.
Una partita che, dopo il vantaggio, ha visto il Monza prevalere sotto il profilo del gioco, anche se i bianchi in fase difensiva han saputo tenere bene testa ai vari Dany Mota, Caprari e Petagna.
Lo Spezia inizia la partita con il solito schieramento, un 4-3-3 con la novità Kovalenko al posto di Bourabia, Shomorudov prima punta (data l’assenza di Nzola) e Bastoni sull’out di sinistra che scalza Nikolaou.
Gli aquilotti partono subito decisi e cercano di sfondare soprattutto da sinistra con delle belle combinazioni sull’asse Verde-Bastoni.
Lo spezzino cerca di trovare la sovrapposizione per poi mettere il cross.
Prima il numero 10 pesca il laterale con un uno-due in velocità che la mette in mezzo ma senza successo, mentre successivamente, sempre Bastoni, trova la torre di Shomorudov con Kovalenko che sbaglia malamente da due passi.
Dopo un inizio incoraggiante, però, il Monza acquista fiducia e incomincia a proporre il suo calcio sulle fasce mettendo un po’ in difficoltà soprattutto Bastoni ma anche Amian, grazie alle sgroppate di Ciurria e di Carlos Augusto.
Proprio l’ex di turno, al primo tiro in porta dei suoi, al 20’, trova il gol accentrandosi in mezzo al campo e fulminando Dragowski con un bel sinistro in diagonale.
Al calare del primo tempo e anche ad inizio secondo, è il Monza che prende il pallino del gioco e tesse una fitta rete di passaggi con Mota a fare il lavoro sporco e offrendo sponde per gli inserimenti dei compagni.
Nonostante ciò, lo Spezia regge senza troppi affanni con Esposito e Ekdal attenti su Pessina e Colpani, Wisniewski bravo a non far quasi mai girare Mota e Ampadu a gestire la velocità in campo aperto di Caprari.
L’approccio della ripresa è di quelli decisi da parte dei bianchi, Caldirola salva su Ekdal, ma con il passare dei minuti ti rendi conto che, anche per l’aspetto mentale, la squadra fatica a imbastire un vero e proprio arrembaggio alla porta di Di Gregorio.
Le punte (Shomorudov e Krollis) trovano pochissimi palloni giocabili, Verde sparisce dopo un primo tempo di buon livello e Gyasi, più attento alla fede difensiva, non riesce a offrire supporto là davanti.
Così, nel finale lo Spezia ci prova soprattutto con i nuovi entrati.
Reca prova a cercare gli attaccanti con dei bei cross dalla sinistra, Agudelo con le sue classiche azioni solitarie dove, però, spesso si intestardisce troppo nei dribbling non riuscendo più a trovare lo spazio per il tiro.
Nel finale i bianchi si sbilanciano troppo a destra cercando il gol del pareggio e il Monza in contropiede li punisce con Carlos Augusto che sfrutta una prateria e congela il match.
Alla fine la delusione è tanta, non solo per il risultato ma anche perché si è visto uno Spezia quasi impaurito, dopo il gol subito, con poche idee negli ultimi sedici metri e che ha fatto fatica a reagire sul serio a un risultato sfavorevole in corso di partita.
I numeri registrano un maggior numero di tentativi totali (12 a 7) e verso la porta (4 a 3) degli aquilotti ma rapportando questo dato con il risultato finale ovviamente ancora una volta ci si rende conto del poco cinismo degli uomini di Semplici.
Dall’altra parte i soli 3 tiri in porta concessi registrano, invece, una solida partita giocata dai 4 difensori tra cui anche Wisniewski, in grande crescita, molto attento venerdì in marcatura su Mota.
Serata fresca, terreno ottimo. Recuperi: 2' - 4'
VOTI:
ALL. SEMPLICI - 5,5
ALL. PALLADINO - 6,5
Arbitro RAPUANO - 6