Dalle stalle alle stelle. Lo Spezia che la scorsa stagione si è salvato all’ultima giornata, adesso è primo in classifica con 8 punti in quattro partite assieme a Pisa e Juve Stabia.
All’ultimo tuffo, con un tuffo al cuore, le Aquile hanno vinto una partita incredibile, che a dieci minuti dalla fine sembrava persa, contro un ottimo Cesena.
Il pari poi era arrivato, ma quando lo sfortunato Sarr al 90′ si è fatto male ad un braccio ed è stato costretto ad uscire con i cinque cambi già effettuati, in tanti hanno sudato freddo. Tra i pali è andato il coraggioso Soleri, che aveva giocato in porta da piccolo, ma tutto lo stadio di fede bianca ha sperato che la partita finisse prima possibile con lo Spezia in dieci e un portiere improvvisato.
Invece il meglio doveva ancora venire. Nei nove minuti assegnati dall’arbitro, le Aquile in dieci hanno cercato, riuscendoci, di tenere il pallone lontano dalla porta. Ma nell’ulteriore minuto di recupero, il 100°, è accaduto quello che forse neppure il tifoso più ottimista immaginava.
Sul quarto calcio d’angolo a favore, dopo che già sul terzo era arrivato l’1-1, Bertola stacca di testa e segna il gol della vittoria. Un gran gol, sul primo palo, da attaccante vero.
Il Picco esplode, l’arbitro fischia la fine e vanno tutti sotto la curva Ferrovia a festeggiare. No, non è un sogno, è tutto vero.
Il Cesena schiuma di rabbia, Mignani va a protestare con l’arbitro più per frustrazione che per un vero motivo.
Non è stato il migliore Spezia, questo lo ha ammesso anche D’Angelo, la squadra ha avuto più difficoltà delle precedenti partite a costruire il gioco contro un avversario che lo ha messo sovente in difficoltà.
E va detto con onestà che il pari sarebbe stato il risultato più giusto.
Nel Cesena parte dal primo minuto il non troppo amato ex Antonucci, che ha avuto anche un’occasione da gol ma ha sparato in curva.
C’è anche Bastoni, che pur essendo spezzino non riceve applausi. Anzi, viene sonoramente fischiato pure lui. Soprattutto quando segna un gran gol che viene annullato perché all’inizio dell’azione ci sono ben due cesenati in fuori gioco.
Un segno del destino, visto quello che accadrà alla fine.
Ancora una partenza ad handicap, come già era successo contro il Frosinone, questa volta il gol subito arriva dopo appena 5 minuti.
Potrebbe arrivare presto il pari ma Candelari non è fortunato, la sua rasoiata da fuori area esce a pochi centimetri dal palo, alla destra di Pisseri. Per il resto poco Spezia e Cesena in controllo.
Nel secondo tempo bianchi in campo subito con Cassata e Bandinelli al posto di Aurelio e Nagy, ala ricerca di dare più ritmo all’azione offensiva, la palla del possibile pari capita sui piedi di Di Serio che non riesce però a centrare la porta.
Stessa sorte per il tiro da fuori di Salvatore Esposito che sfiora l’incrocio dei pali. Manca spesso però la precisione nell’ultimo passaggio e questo vanifica la pericolosità dei bianchi, tanto che il portiere cesenate non deve compiere interventi risolutori.
D’Angelo inserisce anche Vignali, Soleri e Falcinelli, lo Spezia ci crede e riesce a pareggiare a 6 minuti dalla fine sugli sviluppi del calcio d’angolo di Salvatore Esposito, dove già Bertola si vede negare il gol dal portiere, ma Soleri è bene appostato per ribattere in rete.
Uno Spezia che finalmente riesce a sfruttare nel migliore dei modi i calci d’angolo, a differenza della scorsa stagione.
Il finale è dolcissimo, la serata di inizio settembre termina con i tifosi della curva Ferrovia che cantano “Vi vogliamo così”.
Si, questo Spezia può togliersi delle soddisfazioni
