Dopo il successo per 0-2 all'”Arechi” contro la Salernitana, il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha parlato nella consueta conferenza post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.
Ha sorpreso con il modulo, con scelte in parte inaspettate, ma l’atteggiamento positivo della squadra non è cambiato e nemmeno il risultato.
“Abbiamo fatto una buona partita e abbiamo tenuto bene una squadra molto forte soprattutto sugli esterni con giocatori di grande tecnica. Abbiamo concesso davvero poco, solo qualche tiro da fuori area. Noi nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche ripartenza in cui avremmo dovuto essere più convinti di poter fare gol”.
Questo 4-4-2 ha un po’ sorpreso con Vignali arretrato: come le è venuta questa idea?
“Per fronteggiare il loro 4-3-3 dovevamo pareggiare il numero di giocatori sugli esterni e con il 3-5-2 a mio avviso, avremmo affrontato meno bene questa situazione”.
Lei ci ha incontrati qualche mese fa in Coppa Italia: da Salerno a Salerno, quanto è cresciuta la sua squadra?
“E’ chiaro che la squadra sia cresciuta visto che è passato un bel po’ di tempo: è cresciuta abbastanza e oggi lo abbiamo dimostrato perché vincere a Salerno non è mai facile”.
Vista la grande prova di oggi, ritiene che siano cambiati gli obiettivi della sua squadra per questo campionato?
“Noi ci siamo salvati all’ultima giornata nella scorsa stagione praticamente con la stessa squadra che abbiamo oggi, quindi dobbiamo solo cercare di vincere le partite. Ma dobbiamo anche essere realisti e sapere che ci sono squadre che hanno qualcosa in più di noi. Adesso in ogni caso è inutile guardare la classifica perché mancano davvero troppe partita alla fine del campionato”.
E’ arrivato ai play off con il Pisa e ad oggi sembra che ci sia una mini fuga proprio di Spezia e Pisa.
“Questo è un campionato lunghissimo e credo che nessuna squadra si staccherà dalle altre in maniera così significativa. Noi dobbiamo fare punti per tenerci stretta questa categoria, ricordando il campionato dello scorso anno. Per ora stiamo facendo bene, ma ripeto, non dobbiamo adagiarci perché c’è ancora tanta strada da fare”.
