Tanta amarezza per la mancata vittoria, soprattutto perché il Bari non ha tirato una sola volta nello specchio della porta, ma non è il caso di fare drammi.
Lo Spezia non è riuscito a sfondare il muro dei pugliesi e ha dovuto accontentarsi dello 0-0, primo pareggio stagionale al Picco.
Doveva succedere prima o poi, per la legge dei grandi numeri. La squadra di D’Angelo rimane comunque l’unica imbattuta dopo dieci giornate, la miglior difesa del campionato e Gori, spettatore non pagante in campo, ha mantenuto la porta inviolata per la quarta partita di fila.
È un risultato che si potrebbe spiegare con le lunghe serie positive di entrambe le squadre, il Bari che arriva a otto e lo Spezia addirittura a quindici considerando anche la scorsa stagione. Ma non quando l’avversario ha fatto soprattutto ostruzionismo, puntando esclusivamente sul pari, costi quel che costi.
Il Bari schierato sulla difensiva da Longo ha costretto lo Spezia a giocare in modo sporco, non con la solita fluidità di manovra, soprattutto nel secondo tempo quando i pugliesi hanno marcato più stretto Salvatore Esposito.
Ma il palo e la traversa dicono che i bianchi avrebbero meritato di più. Purtroppo è mancato il solito gol da palla inattiva, come le Aquile ci avevano bene abituato.
D’Angelo ha dato un turno di riposo a Mateju e a Vignali (entrato solo nella ripresa) anche in vista della partita di martedì a Brescia, per il resto la formazione era quella ipotizzata alla vigilia.
Ha fatto un po’ di impressione vedere la curva Ferrovia vuota, ma il tifo si è sentito lo stesso e il pensiero è andato a Michelangelo, il tifoso ventenne che ha perso la vita in un incidente stradale e a Luca che era assieme a lui in scooter e sta lottando contro la morte. Dedicati a loro i due striscioni in curva Piscina.
Nonostante gli acquazzoni della giornata e l’allerta arancione, non è piovuto e il terreno del Picco ha retto molto bene.
La prima occasione da gol è capitata sui piedi di Soleri ma la conclusione da buona posizione è stata debole e ribattuta da un difensore.
Nel primo tempo il Bari raramente è riuscito a superare la metà campo, anche se in chiusura un pallone vagante in area che ha attraversato tutto lo specchio della porta poteva essere pericoloso.
E nel recupero, un errore in disimpegno di Elia poteva costare caro.
Doppia iella per l’infortunio di Bandinelli proprio nell’azione del clamoroso palo colpito da Pio Esposito.
È entrato Cassata che si è calato subito bene nella parte, offrendo subito per la testa di Pio un pallone invitante, alto di poco.
La partita però non si è sbloccata, i Galletti hanno giocato sempre molto coperti e trovare dei varchi in attacco per i bianchi non è stato facile.
Nel secondo tempo al posto di Soleri è entrato Colak che di testa ha impegnato subito Radunovic in una difficile parata.
Spezia ancora sfortunato perché il tiro di Reca ha colpito la traversa. E così i legni sono diventati due.
Il gol lo ha sfiorato ancora di testa Bertola su calcio d’angolo di Salvatore Esposito, poi il colpo di tacco di Colak è uscito di un soffio a fil di palo. Si è capito che non era serata.
I cambi di Longo, che ha fatto entrare Oliveri e Simic, quindi l’ex Bellomo e Saco, sono stati molto conservativi per tenere lo 0-0. Che ha retto sino alla fine.
Venti punti in dieci partite sono comunque tanti, i conti per capire se lo Spezia può ambire alla serie A li faremo alla prossima sosta del campionato.
Nel frattempo ci sono tre partite molto difficili, subito martedì a Brescia, poi sabato prossimo al Picco contro il Modena e infine il 10 novembre a Castellammare di Stabia.
È da questo trittico che capiremo quanto vale lo Spezia.