Non resta che tirare fuori gli artigli.
Archiviato il pareggio casalingo contro la Juve Stabia, i ragazzi di mister D’Angelo sono proiettati testa e fisico su un impegno tutt’altro che banale.
Il derby contro la Carrarese, in uno stadio “Dei marmi” che sarà assurdamente rivestito soltanto dei colori e della passione dei supporters di casa, si preannuncia gara ostica, districata di trappole, densa di insidie.
È un periodo florido a livello di punti e di prestazioni quello della squadra di mister Calabro, sono in tanti tra gli addetti ai lavori a considerare questa neo-promossa come la vera sorpresa del torneo dopo un avvio piuttosto timido.
Una Carrarese che è andata vicina tanto cosi a strappare punti anche all’ “Arena Garibaldi“, dopo l’ennesima prestazione sopra le righe di questo periodo.
Non tragga dunque in inganno la gara d’andata al “Picco” vinta dalle aquile 4-2, una gara dominata con maggior vigore rispetto a quanto reciti il risultato finale: i toscani erano disperatamente alla ricerca delle misure da adottare per dare del tu a questo campionato, mentre i bianchi volavano sulle ali dell’entusiasmo di una classifica sorprendente, di vittorie pesanti – anche rocambolesche – e di prestazioni sempre più convincenti al cospetto di qualunque avversario.
Oggi la storia è cambiata soprattutto per quanto riguarda la formazione giallo-azzurra, uscita alla distanza da una classifica che la vedeva impantanata nelle ultime posizioni grazie a una forza di volontà invidiabile e una quadratura tattica che ha permesso ai marmiferi di raggiungere uno stato psico-fisico importante, oltre a una tranquillità di fondo figlia di una posizione in classifica che li vede addirittura in piena bagarre Play Off.
Senza dimenticare, certamente, il fattore campo-sintetico sul quale diverse squadre, Pisa compreso, sono inciampate.
Lo Spezia è chiamato a una reazione dopo aver raccolto due punti nelle ultime tre gare.
Dopo la vittoria di Catanzaro e la contemporanea sconfitta del Pisa a Modena, il cammino pareva davvero farsi sempre più convincente in ottica promozione diretta, un cammino denso di conferme, una fiducia di fondo massimale, la consapevolezza di essere probabilmente la squadra più solida dell’intero torneo.
Da quel momento in poi molto è girato a sfavore degli aquilotti e contemporaneamente a favore della squadra di Inzaghi, lesta a prendere con continuità i tre punti anche dentro partite sotto tono o sporche, qualcosa che le ha permesso in brevissimo tempo di portare il vantaggio sulla formazione sprugolina a sette punti.
Le leggi del calcio sono spesso severe e oltre modo drastiche nei momenti in cui non tutto gira come dovrebbe: il fisico e la testa accusano e per rivedere il cielo non vi è altra via che andare a cercarsi con le unghie e con i denti nuove vittorie, nuovi momenti favorevoli, nuove buone combinazioni astrali.
Ridurre al minimo le nuvole.
Servirà ancora tanta compattezza, soprattutto adesso che il giudice sportivo fa sentire la sua mano in un momento nel quale ci sarebbe bisogno di tutti, di tutte le forze a disposizione.
Per riprendere confidenza con la vittoria e provare, chissà, a riaccorciare metro su metro sul Pisa, quella di domenica in un derby tanto sentito appare come una buona occasione per ridare linfa e anima a uno spirito battagliero che non si è mai realmente sopito, anche dentro questa frenata, anche in quel secondo tempo confusionario e nervoso contro la Juve Stabia nell’ultimo turno casalingo.
Ma che ha bisogno di nuova spinta, di nuovo entusiasmo.
Fuori gli artigli.
