Undici reti in 20 partite giocate, primo posto nella classifica dei marcatori senza rigori calciati, un assist, questi i numeri di Pio Esposito che dopo aver riflettuto per una settimana sul rigore sbagliato contro i compaesani, si è subito riscattato castigando ancora la Carrarese nel derby.
Doppietta all’andata e al ritorno, gol di rapina di testa e di precisione con il sinistro, un repertorio che sta diventando sempre più vario e di qualità, una crescita straordinaria quella del ragazzo che l’Inter si coccola e che può far sognare la tifoseria spezzina.
“Bisogna anche prendersi le proprie responsabilità. Sono uno giovane ma credo di non essere il ragazzino che arriva al primo anno di esperienza. Sono molto orgoglioso del percorso che stiamo facendo sia personale che di squadra. Ma soprattutto, è una cosa che ripeto sempre e per cui sono orgoglioso. È una cosa che ho sempre in testa sin da quando, quest’estate, ho scelto di tornare a Spezia, quando le possibilità erano tante altre. Il mio sogno è tornare in Serie A con lo Spezia ed è una cosa che ho detto a più riprese“, diceva ieri nel dopo gara, portando ancora in risalto, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, come dimostri una maturità ben superiore rispetto alla sua età anagrafica.
Ora il prossimo obiettivo è il gol nel derby con la Samp, quello che gli manca nelle sfide più sentite “Ci siamo detto più volte che dei gol nei derby manca solo la Sampdoria che all’andata mi aveva tolto la gioia, aspettiamo quella gara per completarli“.
Intanto il primo step è stato superato, quello della doppia cifra che sembrava essere diventata un tabù “Non nascondo che le ultime tre partite questa cosa di arrivare al decimo gol è stata un po’ pesante. Tra Mantova, dove mi hanno annullato gol per un millimetro, il palo a Bari e il rigore poi sbagliato con la Juve Stabia, iniziava ad appesantirsi questa cosa. Credo che questa sia la vera dimostrazione della mia crescita rispetto all’anno scorso, perché l’anno scorso in una situazione così mi sarei fatto prendere dalla delusione. Invece quest’anno non c’è tempo per farmi prendere dalla delusione perché ho l’obiettivo ben chiaro che è quello di tornare con lo Spezia dove merita“.
Ieri intanto eccolo impegnato con un nuovo compagno d’attacco, dopo averli girati tutti, Rachid Kouda, autore anche della sua prima rete in campionato. “Con Rachid ho un rapporto bellissimo prima di tutto fuori dal campo perché è un ragazzo molto socievole che ti fa sempre ridere. Uno di quei ragazzi che nel gruppo bisogna sempre avere perché è uno di quelli che ti fa fare sempre una risata. Poi anche in campo mi trovo molto bene perché è uno che è molto completo come caratteristiche. Regge bene la palla, tiene botta con il fisico ma è anche capace di andare in profondità. Un partner perfetto e complementare con le mie caratteristiche“.
Pio parla anche della difficoltà del derby, anche se il risultato testimonia la supremazia netta dei bianchi, anche per l’assenza della tifoseria “Per la Carrarese è la prima sconfitta da quando gioca nel suo stadio. Questo dice tanto. Noi siamo venuti qua e abbiamo fatto vedere ai nostri tifosi che ci siamo. Dedichiamo a loro la vittoria perché se la meritano. Mi dispiace molto che non siano potuti venire“.
Ora alla vigilia della sfida con il Sassuolo si è rivisto uno Spezia diverso, dopo il rallentamento nelle scorse tre gare “Credo che la risposta sia nella partita di oggi. Nel senso che abbiamo dato una risposta da grande squadra perché nelle ultime tre partite non eravamo mai riusciti a vincere. Abbiamo rallentato un po’ però devi anche vedere le partite, con il Mantova non penso meritavamo il pareggio, on la Juve Stabia anche, visto che hanno fatto un tiro. Quindi sono cose che vanno analizzate. Siamo stati veramente forti oggi a dare questa risposta“.
Infine Pio parla del suo percorso di crescita, e del come non si senta più un ragazzino alle prime armi “Sono un ragazzo giovane di età ma non mi considero assolutamente un ragazzino perché l’anno scorso ho fatto 40 partite. Quindi considerarsi ancora un ragazzino dopo 40 partite sarebbe un errore“.
Che se ci aggiungiamo le 20 di quest’anno diventano 60, a 19 anni, con 14 reti segnate e la media gol che potrebbe anche alzarsi ancora nel corso di questo finale di stagione.
E lo Spezia se lo gode..